Nemo propheta in patria”, nessuno è profeta in patria. Locuzione latina non poteva essere più appropriata riguardo il premio che il veneziano Marco Dissera Bragadin ha ricevuto nel 2013 a Mystic, negli USA, da parte dell’importante Classic Boat Association. Lo storico sodalizio d’oltreoceano ha infatti voluto premiare l’attività di valorizzazione e promozione del catboat svolta in Italia dal Presidente dell’Associazione Catboat Venezia. La trasferta americana è stata occasione per consolidare l’amicizia e constatare (mai ve ne fosse bisogno) quanto in America l’interesse per questa tipologia di barche sia sempre elevato.

Di Marco Dissera Bragadin – Luglio 2013
Fotografie di Marco Dissera Bragadin

Il Marriot Hotel di Mystic

MARCO BRAGADIN, “SEI STATO NOMINATO” ... PARTI PER GLI USA
In un momento molto triste della mia vita giunge, ai primi di gennaio del 2013, una graditissima mail. Proviene dagli States a nome della Catboat association (www.catboats.org) la quale mi comunica, a dispetto delle ferree regole del silenzio imposte dall’evento, che ero stato “nominato” per un significativo ed ambìto premio che l’Associazione d’oltreoceano consegna a soci meritevoli. Lì per lì, accennata la cosa a mia moglie, stavo quasi per decidere di non andare in ragione della distanza che separa Venezia da Mystic CT ma lei, donna di infinita saggezza, mi fece cambiare idea dicendo che, visto il periodo, mi avrebbe fatto bene “staccare la spina” per un po’. Così decisi di partire. Tramite mail organizzai il viaggio: arrivo a New York per il 30 gennaio, ospite a casa degli amici Marlene e Mark Williams, l’1 febbraio trasferimento accompagnato dagli amici in auto a Mystic, il 2 ritorno a New York, il 5 febbraio ritorno a Venezia. Un grazie di cuore agli amici Marlene e Mark per la loro squisita ospitalità. Il primo giorno americano l’ho speso assieme a Mark andando a visitare un bellissimo friendship sloop dell’amico Joe. Era prevista anche un’uscita ma i meno 5 gradi di temperatura e i 40 nodi di vento in marina ce l’hanno sconsigliato. Il giorno seguente visita ad una cittadina, Norwalk, che ospita un bellissimo museo con acquario.
 
Un cat day sailer in esposizioneVERSO MYSTIC, AL 51ESIMO RADUNO DELLA CLASSIC BOAT ASSOCIATION
Il primo febbraio siamo partiti per Mystic per partecipare al 51esimo raduno della CBA. Che emozione tornare a Mystic, visitata appena 7 mesi prima in occasione del 50esimo anniversario dell’Associazione. Il raduno si è svolto al Marriot Hotel, incantevole struttura molto ben organizzata ricca di saloni nei quali sono state ospitate le varie attività relative al raduno. C’erano alcune salette dove i soci si potevano intrattenere per assistere a seminari che riguardavano i catboats e la nautica più in generale. La sala principale ospitava gli stands degli espositori, tra i quali quello dell’Associazione, quello della Marshall Marine, società produttrice di cat in vetroresina con presente Geoff, il figlio del mitico e compianto Breck, oltre a quello dell’associazione Beetle Cat, con un loro esemplare in legno e un altro di un produttore di bozzelli ed altra merce relativa al rigging d’epoca. Allestito anche un mercatino dell’usato. Dopo avere partecipato ad un paio di seminari mi sono lasciato andare ai convenevoli con le “autorità” della CBA e con gli amici vecchi e nuovi, reincontrati o conosciuti ex novo nel luglio 2012. Anche Marlene e Mark li ho conosciuti a luglio durante il 50esimo ma con allora, ci siamo già visti tre volte, due in America ed una in Italia. Profusione di saluti, abbracci e pacche sulle spalle. Dopo poco, sono arrivati anche Rita e Morgan Daly di Boston, carissimi amici, incontrati più volte nel vecchio e nuovo mondo durante gli ormai 11 anni della nostra splendida amicizia. Mi hanno confessato in segreto, che sono stati loro i miei sponsor per la nomination. Un simpatico incontro l’ho avuto con il socio Martin Gardner, conosciuto via mail circa  due anni fa il quale, a suo tempo, mi fornì i disegni del mio cat. Infatti, anche lui ha un Wittholz 25’ come il mio e, udite udite, abita a Venice CA; gli unici due “veneziani” presenti. Dopo gli acquisti di rito agli stands, finalmente è arrivato il 2 febbraio, data della premiazione.
 
Il premio con le targhetteI PREMI ANNUALI DELLA CBA
I premi che annualmente possono essere assegnati, non è detto che lo siano tutti gli anni, sono quattro. Il “John Killam Murphy Award” (quello assegnato a me) è il più longevo (1966) e viene assegnato a chi preserva, sviluppa ed innova l’uso dei catboats inoltre, può essere assegnato anche in considerazione di un progetto, del restauro di un vecchio catboat classico o di una crociera di particolare interesse. Il “The Dolphin Award” (1975) ricalca le stesse motivazioni del primo. Il “Broad Axe Award” (1977) viene invece assegnato per il miglior restauro o costruzione di catboats. Il quarto, “Henry M. Plummer Award” ( 2003), viene assegnato allo skipper o equipaggio che ha fatto una crociera degna di nota o a chi si è distinto in significativi atti di marineria.
 
LA CONSEGNA DEL “JOHN KILLAM MURPHY AWARD”
In una sala dell’hotel che conteneva una ventina, forse più, tavoli da 12 persone, abbiamo gustato un ottimo pranzo, interrotto a tratti dagli interventi del Presidente della CBA, Tim Lund. Quasi senza accorgermene, sono saliti sul palco Steve Flesner e Doug Hill, rispettivamente Presidente e membro della commissione agli “awards”. Ad un certo punto, mentre Steve stava leggendo la mia nomination, avvertii gli sguardi di più di 200 persone puntati su di me. Menzionato il mio nome, mi alzai per andare sul palco e, contemporaneamente si alzarono e mi applaudirono tutti i commensali. Una situazione irreale; un sogno, il sogno americano appunto. Quasi barcollante per l’emozione, riuscii a salire sul palco accompagnato da Marlene, la quale mi aiutò moltissimo come traduttrice nei momenti difficili (parla un ottimo italiano). Sempre vivendo in una specie di “altra dimensione” Steve mi accolse e mi mise tra le mani il premio, un magnifico mezzo scafo di un cat di 18’ disegnato da Fenwick C. Williams, costruito 48 anni or sono e donato alla CBA dal novantenne John Killam Murphy. Il premio, come gli altri tre, devono essere riconsegnati l’anno successivo. Dopo un breve discorso, invitai sul palco il presidente Tim Lund per consegnare nelle sue mani uno splendido libro di legno donato molto generosamente, a nome di tutti i catboaters dell’associazione veneziana, dal nostro socio e artista Livio De Marchi (www.liviodemarchi.com); successone, grazie Livio !!!
 
LA PREZIOSA ASCIA DA CARPENTIERE
Sorpresa nella sorpresa, anche l’amico Mark, del tutto ignaro, ricevette l’altrettanto ambito premio per il miglior restauro dell’anno; il Broad Axe Award. Questo premio consiste in una riproduzione (l’originale, troppo prezioso, resta nelle mani della CBA) dell’ascia da carpentiere usata tra fine 1800 e primi 1900 dal famosissimo e geniale costruttore C. C. Hanley, definito “l’artista” il quale, con i suoi progetti,  ha dato filo da torcere a Nat Herreshoff, il “Mago di Bristol”. Festa generale, adrenalina “a mille”, non riuscivo a fare un passo che tutti volevano sapere qualcosa di più dei cat veneziani, tanto che mi sono perso l’acquisto di una bellissima stufa a legna d’epoca che sarebbe stata perfetta per il mio cat; pazienza. Il giorno seguente ho avuto anche l’onore di partecipare, assieme a Marlene e Mark ad una riunione del Consiglio Direttivo della CBA. Non ho retto, una volta alzatomi per parlare e salutare, un groppo mi annodò la gola, tanto che dovetti ricorrere all’aiuto di Marlene che amplificò le mie parole di commiato. Lacrime, abbracci e saluti.
 
Un primo piano del premio ricevuto da Marco Dissera BragadinIL NOME BRAGADIN TRA I GRANDI DEL PASSATO
Tornati a casa, Mark ed io appendemmo i premi al muro. Vista l’importanza del premio ricevuto sia come prestigio che materiale, decisi di lasciarlo a casa dell’amico Mark, per paura di rovinarlo durante i viaggi di andata e potenziale ritorno in America nel 2014.  Il mio era composto dal mezzo scafo più tre tavolette appese sotto sulle quali erano avvitate delle targhettine di ottone con i nomi dei precedenti detentori del premio, l’ultima la mia. Scorrendo quei nomi mi sentii ancora più onorato, infatti in passato era stato assegnato a personaggi e progettisti famosi (tra i quali anche il progettista del mio cat) che hanno fatto la storia dei catboat e della CBA. Gli ultimi due giorni li ho passati a fare il turista a New York e dintorni, sempre ospitato ed in ottima compagnia di Marlene e Mark.
Posso affermare che questo sia stato il premio per tutti gli sforzi e le fatiche spese per far conoscere queste barche in Italia, per aver creduto in questo genere di scafi e soprattutto nei loro armatori. Il giusto (forse anche troppo) riconoscimento per una grande passione. Il sogno si è avverato, grazie CBA!
 
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