Compie 55 anni Wayfarer, un ketch in acciaio e teak costruito nel 1957 per la famiglia Rockfeller. Dopo un periodo di abbandono è stato restaurato e oggi è in grado di partire dalla sua base in Costa Azzurra per affrontare lunghe navigazioni in tutto il Mediterraneo.

 
Testo di Alessandro Corti – Aprile 2012
Fotografie di Gianni Armiraglio e Alessandro Corti
Wayfarer in navigazione - Foto Gianni Armiraglio (4)UN DUE ALBERI PER LA FAMIGLIA ROCKFELLER
Wayfarer è un elegante e solido ketch Marconi, disegnato dallo studio Sparkman & Stephens di New York, ben costruito in acciaio e teak dal cantiere tedesco Abeking & Rasmussen di Lemwerder (Brema) nel 1957. Committente del progetto fu un membro della ricca famiglia Rockfeller, che l’ha impiegata per navigare lungo le coste del Nord America e per attraversare più volte l’Atlantico. In seguito si sono avvicendati altri armatori, di diversa nazionalità, che hanno cambiato il nome da Wayfarer a Wanderer e poi Crosswind.
 
L’ARRIVO IN ITALIA
Verso la fine degli anni Settanta Wayfarer è giunta a Santa Margherita Ligure, dove è stata tirata in secco. Nel 1992, dopo un lungo periodo di oblio, l’imbarcazione è stata notata da un armatore d’oltralpe che l’ha affidata al cantiere Amico di Genova, affinchè la riportasse all’antico splendore. In quella occasione ha anche riacquistato il nome originale, al quale si è dovuta aggiungere la parola “Alpha” poiché nel frattempo era stato registrato un altro yacht con il nome di Wayfarer. Nel corso degli anni la barca, elegante, comoda e marina, si è dimostrata docile e sicura anche con equipaggio ridotto.
 
IL COMANDANTE LIGURE
Dal 2007 Wayfarer beneficia delle amorevoli cure di un pacato e autorevole comandante ligure, la cui costante presenza a bordo permette di offrire ai suoi ospiti, anche fuori stagione, una calorosa accoglienza che nulla ha a che fare con quell’aria ‘tristanzuola’ che spesso affligge molte barche, pur ben tenute, durante i mesi invernali. Proprio in occasione di una recente visita lo abbiamo trovato intento a cucire a mano i rivestimenti in pelle dei bozzelli che, sparsi qua e là per il quadrato in attesa di essere messi in opera, potrebbero essere scambiati per raffinati oggetti d’arredamento.
 
Wayfarer - La sala macchine (2)LA SALA MACCHINE
Analoga considerazione vale per la sala macchine, dove è installato un grosso Caterpillar da 430 cavalli, due generatori e una piccola officina, incredibile per pulizia ed assoluta assenza di odori sgradevoli derivati da motori, lubrificanti, carburanti e sostanze affini. Il comandante ne è orgogliosamente consapevole. In questo locale, per le suddette ragioni definito nel lessico familiare “sala operatoria”, è anche alloggiata la lavatrice. Stessa cura viene dedicata all’impianto di climatizzazione, perfetto in ogni momento dell’anno.
Non minori attenzioni vengono dedicate alle vele, confezionate da Doyle Italia, ma tagliate personalmente dal comandante, il quale, nel suo ricco curriculum di uomo di mare, vanta una significativa esperienza di velaio.
 
LA COPERTA E GLI INTERNI
In coperta, a poppavia della plancia di comando, la barca presenta un ampio e ben protetto tavolo conviviale, contiguo alla tuga che sovrasta il saloncino. La coperta è agevolmente fruibile in assoluta sicurezza per tutta la sua lunghezza.
Wayfarer - Gli interni (5)Scendendo sottocoperta troviamo verso poppa le cabine armatoriali con relativi servizi, a centro barca la cabina del comandante ed una comoda dinette, molto apprezzata in caso di maltempo e mare grosso, quindi una spaziosa e ben attrezzata cucina e, sempre procedendo verso prua, gli altrettanto confortevoli alloggi destinati all’equipaggio.
 
L’ORMEGGIO IN COSTA AZZURRA
Wayfarer, ormeggiata in Costa Azzurra, durante la stagione estiva completa i ruoli di bordo con un secondo marinaio ed il cuoco, indispensabili in occasione di lunghe e piacevoli crociere in Mediterraneo che spesso raggiungono le isole della Grecia.
Dal 1998 Wayfarer, anche se non assiduamente, ha iniziato a partecipare ai raduni di barche d’epoca.
 
WAYFARER – SCHEDA TECNICA
Anno varo: 1957
Cantiere: Abeking & Rasmussen (Brema – Germania)
Progetto: Sparkman & Stephens (New York – USA)
Nazionalità: Gran Bretagna
Materiale scafo: scafo in acciaio, interni e coperta in teak, alberi in Douglas
Lunghezza fuori tutto: 30 mt
Lunghezza al galleggiamento: 23 mt
Larghezza: 6,24 mt
Pescaggio: 3,09 mt
Dislocamento: 83,76 tonn.
Motorizzazione: Caterpillar 430 hp
Armo velico: ketch Marconi
Superficie velica: 550 mq
Serbatoi gasolio: 6.000lt
Serbatoi acqua: 5.500lt
Cabine armatore e ospiti/posti letto: 3/6
Cabine equipaggio: 3/6
 
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