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 Skiff 18ft australiani Foto A. Francolini 12

Sono nati nella baia di Sydney nel 1892, hanno una lunghezza di circa 5,50 metri, il fondo piatto e un’enorme superficie velica che gli permette di raggiungere anche 25 nodi di velocità alle andature al lasco. Gli skiff 18 piedi fanno parte della storia velica australiana e ancora oggi competono tra loro. Ogni anno, da settembre ad aprile, repliche fedeli di queste imbarcazioni costruite in legno tra il 1900 e il 1950, si ritrovano nella baia di Sydney dando vita a spettacolari regate.

P.g.c. Arte Navale n° 82 - giu/lug 2014
Di Giuliano Luzzatto - Fotografie di Andrea Francolini

1892, nascono i 18 piedi australiani

Skiff 18ft australiani Foto A. Francolini 12I 18 piedi sono la storia della vela australiana. Ben lontani dai canoni degli yacht classici europei, hanno prestazioni di tutto rispetto e un’estetica che racconta quello spirito particolare grazie al quale l’Australia è oggi una delle nazioni leader nella vela. La nascita delle regate dei 18 piedi australiani, gli skiff 18ft che si sono evoluti sino ad oggi, è avvenuta nella baia di Sydney il 26 gennaio 1892. Il padre fu Mark Foy, un uomo d'affari della città australiana che amava la vela e aveva una visione tanto innovativa che le attuali strategie per rendere questo sport più appetibile al pubblico le aveva già espresse lui, seppur limitatamente al contesto di fine ‘800. Foy riteneva la baia di Sydney come il miglior luogo possibile per regate spettacolari e seguite dal pubblico, ma era deluso dal fatto che la vela non attraesse la gente.

Come richiamare gli spettatori?

Skiff 18ft australiani Foto A. Francolini 2

Identificò rapidamente la causa di ciò nella struttura stessa delle regate: i percorsi non erano visibili da terra e non si faceva nulla per intrattenere gli spettatori in attesa che le barche rientrassero, il vincitore veniva decretato solo molte ore dopo la fine della regata attraverso complicati sistemi ad handicap, le barche erano lente e poco spettacolari.

Sembrano le diatribe di oggi, ma questi pensieri furono enunciati ben più di un secolo fa! Inoltre, il fatto che sia stata proprio Sydney la culla di questa vela moderna è certamente un elemento degno di nota, considerando che oggi sono i giovani velisti australiani (più ancora dei neozelandesi) a dettar legge nella vela internazionale, dalle classi olimpiche all’America’s Cup.

5,50 metri ... 25 nodi al lasco!Skiff 18ft australiani Foto A. Francolini 9

Se le “young gun” australiane si mettono in evidenza nelle regate in giro per il mondo (da Spithill due volte vincitore dell’America’s Cup al miglior medagliere velico alle Olimpiadi di Londra 2012), nella baia di Sydney c’è un gruppo di velisti la cui età media è di 62 anni mentre il “più giovane” di anni ne vanta oggi 82. Dal 2000 si ritrovano ogni sabato, da settembre ad aprile, per regatare nella baia a bordo di repliche fedeli degli skiff 18 piedi costruiti in legno tra il 1900 e il 1950, veri pezzi della storia australiana. Il Sydney Flying Squadron di Kiribilli, fondato dallo stesso Foy nel 1891, sul lato della baia di fronte all’Opera House, riunisce gli appassionati e i soci dell’Australian Historical Sailing Skiff Association (AHSSA) che hanno voluto ridare vita a queste splendide imbarcazioni, in grado di raggiungere i 25 nodi al lasco.

Emozione, velocità e identificazione

Ma torniamo al gennaio 1892, perché la storia degli Aussie 18 merita di essere raccontata. Determinato a cambiare la situazione, Mark Foy ne discusse con pochi intimi e propose una serie di iniziative per diffondere la vela come sport di interesse per il pubblico. Tre i punti cardine: le regate dovevano essere emozionanti e veloci, le barche essere più colorate e facilmente identificabili, il vincitore sarebbe stato colui che tagliava per primo il traguardo.  Occorreva costruire un racer di nuova concezione, così nacque il 18 piedi: barca piccola e leggera, equipaggio ridotto, enorme superficie velica e fondo piatto per planare al lasco a velocità fino ad allora mai viste. L'idea originale di Foy di avere vele colorate a strisce per identificare ogni barca dovette essere abbandonata a causa del costo eccessivo, ma rimase un emblema colorato e identificativo sulla randa, una tradizione che continua, anche se oggi è spesso il logo di uno sponsor.

Skiff 18ft australiani Foto A. Francolini 5Non mi volete? Allora faccio da solo ...

Foy volle iscrivere le sue barche alla Anniversary Regatta del 1892, ma si vide respingere dal  Comitato che le ritenne “non in linea con la dignità della più antica regata dell'emisfero meridionale”. Allora Foy creò, con un personale investimento economico per l’organizzazione e la comunicazione, una regata nel giorno dell’Anniversario aperta esclusivamente alle nuove barche da lui concepite, affinché “il pubblico avesse quello che desiderava”. Ebbe ragione: il giorno della regata Clark Island, nel Sydney Harbour, era al completo di spettatori, mentre i traghetti e ogni punto cospicuo erano diventati degli spalti da cui seguire l’evento per una folla senza precedenti. La stragrande maggioranza sapeva poco o nulla di vela, ma andò a godere dell’eccitante spettacolo promesso da Foy sulle pagine dei giornali. Grazie all’idea della partenza sfalsata (prima le barche più lente e poi le più rapide) si compensavano le prestazioni già in partenza ottenendo un arrivo in tempo reale.

Skiff 18ft australiani Foto A. Francolini 6

12 barche allineate sul traguardo

Narrano le cronache dell’epoca: “In partenza gli abbuoni sono stati inferiori ai tre minuti tra tutte le barche della flotta. Al traguardo c'erano una dozzina di barche da regata allineate sul traguardo”. La nuova formula era stata un successo e il pubblico, pagante, ampiamente soddisfatto dello spettacolo. Oggi questa tradizione continua, in uno spirito amichevole tra concorrenti ma al tempo stesso di grande agonismo, una volta scesi in acqua. Ci sono i nostalgici che rivivono i tempi della gioventù ma anche giovani che spesso trovano un imbarco. Se foste a Sydney, questa simpatica comunità vi accoglierà certamente come amici e potrete ammirare le loro spettacolari regate salendo sul ferry per gli spettatori, nello spirito della tradizione aussie inaugurata da Mark Foy.

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