In occasione del suo 85esimo compleanno il Trabaccolo Il Nuovo Trionfo restaura l’alberatura, avvia una campagna di finanziamenti straordinari e rivendica un ormeggio definitivo a Venezia, affinchè possa essere utilizzata come nave scuola e ambasciatrice della città lagunare.

Il Nuovo Trionfo al Cantiere Toffolo di VeneziaIL NUOVO TRIONFO TRASFERITO AL CANTIERE TOFFOLO
Nel mese di marzo 2011 il Trabaccolo Il Nuovo Trionfo, costruito nel 1926 dal cantiere Ferdinando Ubalducci di Cattolica, è stato condotto alCantiere Toffolo alla Giudecca, nella laguna di Venezia, per iniziare alcuni lavori di manutenzione dell’armo velico, che rientrano nel più complesso piano di restauro generale  dell’imbarcazione promosso e gestito dalla “Compagnia della Marineria Tradizionale”. Il sodalizio, che attualmente conta già oltre cento soci (tra privati ed associazioni culturali e nautiche), si prefigge, per statuto, la salvaguardia e la promozione della cultura delle imbarcazioni veneziane e dell’alto Adriatico. Il trabaccolo “Nuovo Trionfo” è una delle ultime tre imbarcazioni naviganti di questo tipo. L’associazione, nata proprio in considerazione del suo alto valore storico e culturale, persegue l’obiettivo di riportarla al suo antico splendore affinchè possa essere utilizzata come Nave ScuolaAmbasciatore di Venezia e per attività diportistiche, formative e culturali, in grado di autofinanziarne le manutenzioni successive.

SMONTAGGIO DELL’ALBERATURA

Dopo aver ormeggiato l‘imbarcazione sotto le possenti gru del cantiere Toffolo, le maestranze hanno provveduto a togliere gli alberi e le manovre dell’armo velico dell’imbarcazione.  Prima è stato tolto il bompresso, poi l’albero di trinchetto e quindi quello di maestra; infine sono state sbarcate tutte le altre manovre fisse e correnti rimaste.
Tutte le sartie, cime, drizze e le parti smontate sono state catalogate
, e sono pronte per essere rifatte com’erano, con le opportune eventuali modifiche.

CINQUE GRUPPI DI VOLONTARI

Il gruppo di lavoro, composto quasi esclusivamente di volontari, molti dei quali sono tuttavia professionisti nella propria materia di competenza, si sono ritrovati giovedì 3 marzo 2011, presso la sede Settemari, per programmare la prosecuzione dei lavori.

 Sono stati costituiti cinque gruppi di lavoro (ognuno di quali avrà un coordinatore responsabile) che si divideranno  i compiti e lavoreranno contemporaneamente e/o in sintonia con gli altri gruppi. Chi volesse collaborare potrà farlo, previa valutazione della specifica competenza, scrivendo direttamente alla Compagnia della Marineria Tradizionale. 

Questi i gruppi di lavoro:
1. 
rilievo e progetto del restauro e della ricostruzione dell’armo velico con budget di spesa
2. 
rifacimento sartie e parti in metallo 
3. 
ricollocazione cime e drizze (nuove) e vele (restaurate)
4. 
manutenzione alberatura, boma, picchi e bozzelli
5. 
documentazione grafica, fotografica, multimediale.    

Smontaggio degli alberiNAVIGANTE ENTRO MAGGIO

Questi interventi, il cui termine è previsto prima della Fiera Mare-Maggio 2011, sono i primi di un piano di lavoro che deve portare l’imbarcazione ad essere pronta per essere utilizzata come Ambasciatore di Venezia e del Veneto, in un progetto INTERREG
 delle regioni dell’Alto Adriatico, oltre a tutte le altre manifestazioni previste per i prossimi anni. A tal fine saranno utilizzati contributi pubblici e privati già approvati, che si spera di incrementare ulteriormente per migliorare le condizioni finali dell’imbarcazione.
Per procedere, sarà necessario trovare una base di appoggio a Venezia
 (cantiere) ove potersi ormeggiare per un certo periodo, al fine di consentire l’esecuzione dei lavori che possono essere svolti dai soci volontari, mentre quelli strutturali saranno eseguiti in un cantiere specializzato.  

ALLA RICERCA DI UN ORMEGGIO DEFINITIVO
Alla fine dei lavori si porrà inoltre il problema dell’ormeggio definitivo, poiché non sarà più possibile rimanere al Lazzaretto Novo. Infatti l’associazione Ekos Club che ha concesso gratuitamente l’ormeggio, per tre anni è stata multata ed ha in corso un contenzioso di non  facile soluzione con il Magistrato alle Acque per l’uso del pontile che serve tutta l’isola. Attualmente l’associazione è quindi priva di una base a terra, fondamentale per una imbarcazione di questo tipo, dove poter tenere, oltre al magazzino, anche un’adeguatasede per le opere di manutenzione ordinaria

UNA BASE IN ARSENALE?
La nostra richiesta per ottenere uno spazio in Arsenale, fruibile anche da altre associazioni, non ha ancora ricevuto alcuna risposta formale, nonostante l’apprezzamento sull’idea progettuale, da parte delle autorità militari; anche l’analoga richiesta, inviata nell’ottobre 2009 per un ormeggio presso la Punta della Dogana, lato Canal Grande, per dare all’imbarcazione una adeguata visibilità e un posto di imbarco nel luogo che storicamente accoglieva i trabaccoli provenienti da tutto l’Adriatico è ancora inevasa (la risposta, negativa, è stata recapitata all’Associazione l’8 marzo 2011), nonostante il  Sindaco Giorgio Orsoni abbia già dato assicurazione sul positivo esito della nostra richiesta. L’associazione resta comunque in attesa, sempre che non prevalgano i soliti problemi veneziani di “ordinaria burocrazia”.

100 GENEROSI SOCI
Il restauro dell’armo velico  darà un’altra immagine dell’imbarcazione, oltre a renderne sicura la navigazione a vela e si concluderà con l’affissione di una targhetta con i nomi dei primi 100 soci dell’associazione, sull’albero di maestra, che si ringraziano per la generosa adesione. Si potrà quindi procedere ad una nuova campagna promozionale per raccogliere altri 100 soci, i cui nomi verranno affissi invece sull’albero di trinchetto.

Gli alberi smontatiL’ASSEMBLEA ANNUALE
Il giorno 11 marzo 2011 si è tenuta l’assemblea annuale dell’associazione
, alla presenza di una ventina di soci. In estrema sintesi sono stati approvati i punti previsti all’Ordine del Giorno ad eccezione di quelli che non era possibile approvare e che sono stati rimandati ad una successiva assemblea. E’ stato approvato il Bilancio che si è chiuso con un sostanziale pareggio nel conto economico, ma con un disavanzo nello stato patrimoniale, alla voce debiti, per circa 15.000 euro
Questo è stato causato sia dalla contabilizzazione di una fattura dell’anno precedente, che non ci era stata notificata, per urgenti lavori di manutenzione eseguiti al cantiere Co.Na.Var. di Chioggia, che dalla consistente diminuzione delle iscrizioni di nuovi soci
 (mentre le attività derivanti da donazioni, per gite, manifestazioni, eventi ecc., sono rimaste sostanzialmente immutate rispetto agli anni successivi). Corrono comunque le spese annuali dovute alle rate trimestrali per l’acquisto dell’imbarcazione e alle manutenzioni indispensabili per navigare almeno in laguna. 

DONATI 10.000 EURO
Pur consapevoli della situazione finanziaria, quest’anno sono stati però ottenuti, grazie all’interessamento di alcuni soci, due importanti risultati, che incoraggiano l’associazione a continuare nel progetto, nonostante questioni di ordinaria burocrazia si frappongano in relazione all’ormeggio del Nuovo Trionfo. Sono stati infatti ottenuti: 

1. un finanziamento straordinario di 10.000 euro, da una società della locale CCIAA, che potranno essere impiegati in attività di restauro addebitando alla società stessa le relative fatture per i prossimi lavori (restauro dell’armo velico). 

2. l’approvazione di un progetto europeo INTERREG in cui il Nuovo Trionfo è bene strumentale a cui sarà assegnato un contributo per l’allestimento, per qualche decina di migliaia di euro (la cifra esatta è ancora da definire). 


Pertanto l’assemblea, per sanare il debito e proseguire nell’attività, ha deciso il versamento di una quota straordinaria per ogni socio, di euro 100 per l’anno 2010, da versarsi al più presto al fine di onorare gli impegni presi. Poichè i soci sono 100, se tutti rispettano la deliberazione, dovrebbero essere raccolti circa 10.000 euro.
 Il versamento è gradito anche da parte dei simpatizzanti che si spera possano unirsi in questa operazione straordinaria. Contattare il sito dell’associazione.

UN TRABACCOLO IN NUOVA CALEDONIA
Si segnala un’interessante esperienza dall’altra parte del mondo, in Nuova Caledonia, a 1500 km dall’Australia, dove si è costituita analoga associazione per finalità sociali, utilizzando un trabaccolo giunto dall’Adriatico, che ha problemi simili a quelli del Nuovo Trionfo.

Visitare il sito: http://www.lnc.nc/noumea/quartiers-sud/baie-des-citrons/231624-appel-de-detresse-de-la-maryvonne.html

VISITA IL SITO
www.ilnuovotrionfo.org

 

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