Il Trabaccolo Il Nuovo Trionfo Foto Maccione 10
Nel 2017 il cantiere Casaril di Venezia, affacciato sulla laguna nord negli spazi dell’ex cantiere Zennaro, compie 15 anni di attività dedicata interamente al recupero delle imbarcazioni tradizionali in legno. Tra gli scafi sottoposti a recupero lo storico trabaccolo Il Nuovo Trionfo del 1926, il ‘cutter pilot’ Santa Maria di Nicopeja del 1901, lo sloop Vanda costruito in Scozia nel 1934 e un trasporto passeggeri a motore lungo 18 metri, realizzato dal cantiere Oscar di Venezia. Il titolare Luca Casaril è stato anche insignito dal sindaco Luigi Brugnaro del premio Osella d’Oro.

Di Paolo Maccione – Aprile 2017
Fotografie Paolo Maccione

Luca Casaril Foto Maccione 2Luca Casaril, 15 anni di cantieristica tradizionale
Il veneziano Luca Casaril, classe 1963, è il titolare dell’omonimo cantiere ubicato in Cannaregio a Venezia, affacciato sulla laguna nord. Dopo il diploma all’Istituto d’Arte nel 1986 apre una falegnameria, occupandosi soprattutto di mobilio. Contemporaneamente realizza arredi interni per le imbarcazioni. Intorno all’anno 2000 ha la possibilità di subentrare all’attività e nella sede del Cantiere Zennaro, già noto agli appassionati di nautica tradizionale per la costruzione di imbarcazioni in ferro come Frà Dolcino, Grand Bleu e Grande Zot, le golette auriche progettate dal maestro delle barche classiche, il triestino Carlo Sciarrelli. Dal 2002 la denominazione diventa Cantiere Casaril. Il cantiere si estende su una superficie di circa 1000 metri quadrati, di cui 330 metri quadrati al coperto. Oggi dà lavoro ad otto persone. Tra le attività svolte da Casaril il ricondizionamento di scafi in legno e in ferro sia a motore che a vela, la manutenzione di pontoni, le lavorazioni sulle barche d’epoca, il calafataggio di scafi tradizionali. Lo scalo di varo e alaggio del cantiere è in grado di ospitare barche fino a 24 metri di lunghezza.

Nella pancia del trabaccolo ‘Il Nuovo Trionfo’
Il Trabaccolo Il Nuovo Trionfo Foto Maccione 1Il trabaccolo Il Nuovo Trionfo, lungo 17 metri, è una delle più note imbarcazioni tradizionali dell’Adriatico. Varato nel 1926 dal cantiere Ferdinando Ubalducci di Cattolica, veniva impiegato per il trasporto merci tra le due sponde dell’Adriatico, per poi essere destinato al dragaggio di sabbia e ghiaia nei porti di Trieste e Monfalcone. Dal 1970, sotto la proprietà di Hugo Herrmann, il trabaccolo è stato restaurato e adibito ad attività di scuola vela con l’armo velico a goletta aurica. Oggi viene gestito dalla “Compagnia della Marineria Tradizionale Il Nuovo Trionfo” capitanata dall’architetto Massimo Gin, ex presidente dell’Associazione Vela al Terzo di Venezia. È diventato uno dei simboli dell’antica marineria velica. Il Nuovo Trionfo è entrato al Cantiere Casaril a metà del 2016 per essere sottoposto ad alcuni interventi che contribuiranno a garantire la sua navigabilità. Tra questi la sostituzione di circa 20 ordinate in legno di frassino (si curva e si incolla bene) e la ricostruzione del paramezzale in iroko lamellare, lungo circa 13 metri. Per coprire le spese di restauro è stato attivato un mutuo da 60.000 euro, di cui circa 25.000 euro destinati all’acquisto del fasciame e 8-10.000 euro per il nuovo propulsore da circa 100 cavalli di potenza. La barca, che tornerà a navigare entro l’estate, continuerà a rappresentare la città di Venezia in occasione di eventi e manifestazioni come la famosa Festa del Redentore.  

Il restauro del cutter d’epoca Santa Maria di Nicopeja
S. Maria di Nicopeja 1901 Foto Maccione 3È durato circa cinque anni il restauro di Santa Maria di Nicopeja, un ‘cutter pilot’ lungo 13 metri (più il bompresso) per 4,16 metri di larghezza, varato nel 1901 in Normandia presso i cantieri Belfleur. La barca, nata per la pesca, è costruita in fasciame di larice e castagno, su ordinate in rovere e quercia. Tra i lavori eseguiti il rifacimento del dritto di prua in lamellare di larice e la coperta in teak dello spessore di 4 centimetri poggiata direttamente sui bagli in iroko. Oggi Santa Maria di Nicopeja (Casaril ha aggiunto sulla poppa anche il nome ‘Fortuna Mia’) è una delle più antiche imbarcazioni naviganti in Adriatico (la più vecchia è il cutter Sorella del 1858). Nel 2016 si è già fatta ammirare alle regate di vele d’epoca a Venezia denominate ‘Trofeo Principato di Monaco’.

Da ‘Vanda 1934’ all’Oscar Gran Turismo
Vanda 1934 Foto Maccione 6Vanda, entrata al cantiere Casaril nel novembre 2016, è invece uno sloop bermudiano lungo 12,50 metri, varato nel 1934 presso il cantiere scozzese Bute Slip Dock su progetto di Alfred Mylne. Nel 1992 la barca è stata trasferita via terra da Falmouth, in Inghilterra, fino a Fiumicino, passando per il Monte Bianco per essere sottoposta a restauro. In questo periodo Vanda, acquistata da un pool di tre soci, verrà sottoposta allo smontaggio e controllo dell’attrezzatura e al controllo dei perni in bronzo del bulbo in piombo. Dopo avere riportato lo scafo a legno, in fasciame di mogano, verrà applicato un primer specifico Fibrodur della Veneziani, seguito dalla posa di Sikaflex per la sigillatura, da un altro primer Ticoprene e poi dall’antivegetativa International. Vanda tornerà a navigare entro l’estate. Ai restauri anche un’imbarcazione classica a motore lunga 18 metri, costruita dal cantiere Oscar di Venezia e adibita al trasporto passeggeri. Tra i lavori eseguiti il rifacimento del fondo in compensato marino da 21 millimetri, dei madieri in rovere, il rinforzo delle ordinate e l’installazione di un nuovo motore.

Casaril riceve dal Sindaco l’Osella d’Oro … ma rischia lo sfratto
Orion scafo da turismo Foto Maccione 3C’è da augurarsi che il Cantiere Casaril possa continuare a operare nella sua storica e attuale sede. Le origini risalgono infatti al 1911 quando in questa zona, chiamata Sacca San Girolamo, venivano conferiti i materiali di risulta delle costruzioni veneziane, comprese le macerie del campanile di San Marco crollato nella primavera del 1902. Nel 2017 scade infatti la concessione demaniale terrestre, a fronte della quale è previsto un rinnovo pari a 6+6 anni. Nonostante il canone decisamente importante, 42.000 euro l’anno, simili realtà contribuiscono a tenere in vita i mestieri artigianali. Proprio in virtù di quanto fatto finora, Luca Casaril nel 2016 è stato insignito dal sindaco Luigi Brugnaro del Premio Osella d’Oro, promosso dal Comitato Festa della Sensa. Il premio viene assegnato ogni anno a tre personalità che si siano distinte in azioni o comportamenti di valorizzazione, fedeltà e attenzione ai valori di Venezia. Le tre oselle consegnate ricordano le antiche monete d’oro fatte coniare dal Doge.

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Cantiere Nautico Navale Casaril SRL
Cannaregio 3009/H
30121 Venezia
E-mail: lucacasaril@tiscali.it