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Il comasco Pier Marco Gerosa è un architetto-artista, frequentatore da anni del circuito delle barche storiche. Appassionato armatore di scafi d’epoca, si è sempre dedicato alla produzione di opere artistiche, dalle vetrate veneziane alle acqueforti per poi approdare a quella che lui stesso ha definito ‘de-ri-va’ d’immagini, reinterpretazioni grafico-fotografiche di immagini a tema nautico con protagonisti i famosi motoscafi Riva. Oggi quelle opere sono diventate ambiti premi assegnati in occasione dei vari raduni.

Di Paolo Maccione – Ottobre 2013
Fotografie di Paolo Maccione e Archivio Pier Marco Gerosa
Pier Marco Gerosa durante una navigazione sullo yacht RedCHI E’ PIER MARCO GEROSA?
Architetto per professione e artista per passione, al punto da creare originalissime reinterpretazioni grafico-fotografiche di immagini a tema nautico. Ma andiamo per gradi. Aveva due anni Pier Marco Gerosa, comasco classe 1958, quando per la prima volta è stato portato in barca. Da allora non è più sceso. Da ragazzo veleggiava sul Lario a bordo di Bona Fide, storico cutter aurico in legno costruito in Inghilterra nel 1899. Sono seguite navigazioni in Liguria, Costa Azzurra e Sicilia. Poi il viaggio di nozze del 1988, anch’esso in barca, e la nascita delle due figlie, Maide e Martina. La vita lo ha portato a svolgere la professione di architetto, pur senza mai dimenticarsi di avere conseguito un diploma in restauro di quadri e affreschi.
 
LA PASSIONE PER LE BARCHE D’EPOCA
Verso la fine degli anni Ottanta è iniziata la passione per le barche d’epoca e la frequentazione dei raduni organizzati dall’ASDEC, l’Associazione Scafi d’Epoca e Classici presieduta dal 1987 dal milanese Gianalberto Zanoletti, collezionista di scafi storici nonchè fondatore del Museo della Barca Lariana di Pianello Lario, sul Lago di Como. Numerose le barche possedute da Gerosa, in comproprietà o appartenenti alla sua famiglia. Tra queste un’inglesina del cantiere Taroni del 1948, un motoscafo Lugaresi del 1960, due smuggler (piccoli motoscafi fuoribordo lunghi 4,50 metri), tre Riva Junior e un Super Rudy, con i quali ha navigato in occasione di alcuni raduni e partecipato a raid motonautici e eventi sui laghi lombardi.
Nel 1998 Pier Marco Gerosa è stato tra i fondatori della RHS, Riva Historical Society, sodalizio milanese voluto un altro architetto, il milanese Piero Maria Gibellini, nato con lo scopo di preservare e diffondere la cultura dei motoscafi Riva di Sarnico, i runabout più famosi del mondo prodotti in oltre 4000 esemplari a Sarnico, sulle rive del Lago d’Iseo.
 
De-ri-va d'immagini di Pier Marco Gerosa (6)LE OPERE ARTISTICHE
Da sempre Pier Marco Gerosa si è dilettato nella realizzazione di opere artistiche. Ha iniziato creando vetrate in cemento con vetri veneziani, che tagliava e assemblava secondo un proprio estro. Le opere sono finite all’interno di chiese e case private. Dai 45 anni si è dedicato alle opere decorative in ferro, poi ha prodotto una cartella, riprodotta in 50 esemplari, composta ognuna da cinque acqueforti (incisioni su rame) con soggetto le barche Riva. Dal 2002 ha cominciato a realizzare quelli che lui stesso ha definito “de-ri-va d’immagini”, ovvero reinterpretazioni grafico-fotografiche di immagini a tema nautico, ispirandosi ai noti motoscafi Riva.
 
LE OPERE DELLA SERIE ‘DE-RI-VA DI IMMAGINI’
Come nascono le ‘de-ri-va di immagini’? L’artista sceglie un’immagine oppure realizza una foto che ritrae un runabout in navigazione, barche tradizionali, paesaggi o altri soggetti. Una volta stampata, solitamente in una dimensione non superiore al formato A4, interviene graficamente con penne, matite, rapidograf o stilografiche accentuando certi dettagli, modificando ombre o evidenziando alcuni particolari. A questo punto l’opera diventa la base del progetto. Poi l’immagine viene scannerizzata, importata in Photoshop e lavorata al computer intervenendo sui toni, le ombre e i colori secondo l’estro del momento. Una volta fatta una nuova stampa si interviene con gli acquerelli, utilizzando indifferentemente colori accesi o meno. Quando si ha la sensazione di avere completato l’opera la si considera conclusa. La fase finale consiste nel resinare l’immagine passandoci sopra uno strato di resina epossidica bicomponente per accentuare i toni da una parte e uniformare la superficie cromatica dall’altra. Infine la scelta della cornice. Due le possibilità: realizzare cornici utilizzando legno di recupero dai cantieri navali o produrre in proprio una classica cornice in legno di abete.
Nel corso degli ultimi 10 anni Pier Marco Gerosa ha realizzato oltre cinquanta opere, finite a bordo di imbarcazioni o diventate premi per raduni di barche d’epoca o strenne natalizie per amici e clienti.
 
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