Il desiderio di compiere l’impresa è maturato anno dopo anno, grazie a tenacia, passione e a una famiglia impegnata da anni in attività legate al mondo della nautica. Il 18 novembre 2011 Tommaso Luppi affronterà l’Atlantico in solitario, senza scalo e senza assistenza, a bordo di un Moana.  
 

Di Paolo Maccione – Luglio 2011

Il gondoliere-velista Tommaso Luppi (3)L’IMPRESA
Di antico, anzi antichissimo, considerato che esiste da quasi un millennio, c’è il suo mestiere di gondoliere. Di storico c’è il Diporto Velico Veneziano di cui fa parte, fondato esattamente nel 1950 con il nome di Date Vela Ventis. Di ‘tradizionale’ c’è la parentela con lo zio Gino Luppi, fondatore nel 1989 dell’AVT (Associazione Vela al Terzo). Affascinante è invece la rotta atlantica che verrà ripercorsa nel novembre 2011 dal veneziano Tommaso Luppi e cioè quella di Cristoforo Colombo. Ma non in compagnia, bensì in solitario. Di moderno c’è soltanto la barca, un Moana 33 armato a cutter bermudiano (Moana, in polinesiano, significa “il blu del mare profondo”), di nome Baimaiself. Questo modello di imbarcazione identifica universalmente la famiglia, o per meglio dire la tribù, dei navigatori milanesi Malingri, progettisti e costruttori di una tipologia di scafi tra i più noti, apprezzati e adatti alla navigazione d’altura, ovvero la serie dei Moana.  

CHI E’ TOMMASO LUPPI?   
Tommaso Luppi, classe 1975, nato a Venezia, è figlio unico di Bruno Luppi, consigliere del Diporto Velico Veneziano. Ha frequentato l’Istituto Tecnico Nautico Sebastiano Venier, dove eccelleva in navigazione e meteorologia. Nel 1995 è stato militare in Marina ad Augusta, in Sicilia, con il ruolo di nocchiere di bordo. Qui svolgeva attività di salvataggio, controllo pesca e controllo navi in rada a bordo di motovedette d’altura lunghe 13 metri. Nel 1997 si è imbarcato come allievo ufficiale su una gasiera di 100 metri, con la quale ha navigato tra la Svezia e l’Indonesia, l’India, il Mar Rosso e l’Atlantico del nord. Successivamente è stato allievo ufficiale per la Compagnia Adriatica di Navigazione lungo le rotte tra Venezia, Trieste, Ancona, l’Albania e la Sicilia. 

Luppi accanto a Papa Ratzinger, in visita a Venezia nel maggio del 2011GONDOLIERE A 24 ANNI 

Nel 1999, all’età di 24 anni, Tommaso Luppi ha partecipato al bando per diventare gondoliere di Venezia, classificandosi come sostituto di un titolare di licenza (attualmente a Venezia operano 425 gondolieri e 70 sostituti). Dal 2001 egli stesso è titolare di licenza. Nel 2008 si è fatto costruire la gondola personale dal cantiere Franco Vianello ‘Crea’, con sede sull’isola veneziana della Giudecca. E’ l’unica gondola che riporta a prua un intaglio che riproduce i tre capi del mondo, Capo Horn, Capo di Nuova Speranza e Capo Leeuwin. Tommaso, che ama molto il suo lavoro, oggi trasporta turisti nella zona del bacino di San Marco.

UNA PASSIONE PER LA VELA
Come noto, ai veneziani piace sfrecciare lungo la laguna a bordo di barchini lunghi e stretti, motorizzati fuoribordo. Considerato che qui esistono solo vie d’acqua è un po’ come fosse la loro ‘automobile’. Ma a Tommaso accade il contrario e a 19 anni rimane quasi ‘folgorato’ dal passaggio di una barca a vela mentre studia meteorologia su un prato. Acquista un piccolo cabinato modello EC19, legge i libri del grande navigatore Moitessier … e di lì a poco attraversa l’Adriatico in solitario da Venezia a Rovigno, in Istria, con a bordo il minimo indispensabile per arrivare dall’altra parte. Diventa socio del Diporto Velico Veneziano e affina la propria tecnica velica partecipando a innumerevoli regate, dalla Regata dei Due Golfi alla Barcolana di Trieste, dalla Transadriatica del DVV al Campionato Invernale di Chioggia. Poi acquista un Sangiovese di quasi 8 metri, successivamente un Bonin 26 attrezzato per la regate e poi un Sioux 30, un Van de Stadt in ferro lungo 8,70 metri. Ma quest’ultima barca, costruita artigianalmente, affronta male la bolina, motivo per cui viene sostituita con un Dufour 35 del 1973. 

MOANA, LA BARCA PER L’ATLANTICO  
Nel 2007 Tommaso Luppi acquista a Bocca di Magra, in provincia della Spezia, un Moana 33 di nome Baimaiself, scafo in vetroresina lungo 10 metri. La barca, che apparteneva ad un milanese, aveva spiaggiato dalle parti delle Marche e successivamente era stata abbandonata in Liguria per circa tre anni. E’ la barca giusta per la sua impresa. Il primo test a cui sottopone la barca è una lunga navigazione di tre mesi fino alle isole greche dell’Egeo. Pian piano riemerge in lui il desiderio di attraversare l’Atlantico in solitario. Baimaiself, attrezzata allo scopo, nel giugno del 2011 viene trasferita a Gibilterra. Nel settembre 2011 è prevista la navigazione fino a Lanzarote, alle Isole Canarie, da dove il 18 novembre Tommaso ripercorrerà la rotta atlantica con destinazione i Caraibi, in solitario, senza scalo e senza assistenza.

Bruno Luppi, papA di Tommaso, consigliere del Diporto Velico Veneziano LE RACCOMANDAZIONI DI UN PADRE
Con la sua passione Tommaso Luppi ha contagiato il papà Bruno, anch’egli impegnato da anni nelle attività del Diporto Velico Veneziano. Proprio il DVV sosterrà l’impresa del suo illustre socio donandogli una randa nuova per Baimaiself. Bruno, che chiama affettuosamente il figlio ‘vecio’, si è fatto promettere da Tommaso di indossare sempre in navigazione la cintura di sicurezza, anche solo per uscire in pozzetto.    

IL DOPO ATLANTICO
E dopo? Una volta arrivati ‘dall’altra parte’ Baimaiself sosterà un anno ai Caraibi, poi forse proseguirà la navigazione fino in Australia, dove Tommaso ha dei parenti, oppure verrà caricata su un cargo e tornerà a Venezia. 

L’UNICITA’ DELL’IMPRESA

Tommaso Luppi è il primo gondoliere di Venezia a compiere una traversata atlantica in solitario a vela con una barca tutta italiana, dal progetto alla costruzione all’attrezzatura. Attraverso la stampa locale è arrivato fino al sindaco Giorgio Orsoni, anche presidente della Compagnia della Vela di Venezia, che gli ha concesso ilpatrocinio del Comune di Venezia e che gli consegnerà una pergamena da portare al di là dell’Atlantico. 

GLI SPONSOR
L’impresa di Tommaso Luppi si potrà realizzare grazie anche ad alcuni sponsor, in questo caso un paio di attività commerciali di Venezia, che hanno contribuito in piccola parte al progetto. Il primo è l’Osteria Da Bacco Calle delle Rasse, mentre il secondo è la Cà del Sol (www.cadelsolmascherevenezia.com), negozio di maschere artigianali veneziane. Anche Sea Shepherd apporrà il logo della propria associazione su Baimaiself, che diventerà così portavoce per la salvaguardia degli oceani (www.seashepherd.it).


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