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Porto Santo Stefano si conferma una delle località più spettacolari per i regatanti delle barche d’epoca. In Toscana sono arrivati 24 scafi, che si sono sfidati in occasione della seconda tappa del Panerai Classic Yachts Challenge. Tra questi ha esordito il piccolo Wianno, vincitore nella categoria 'Spirit of Tradition’.

 

Di Irene Lodigiani – Luglio 2012
Fotografie di Paolo Maccione
Cambria (1)QUATTRO STORIE PER QUATTRO BARCHE
Irene Lodigiani ha partecipato all’Argentario Sailing Week 2012 navigando su Voscià, la barca di famiglia. In banchina ha avuto modo di raccogliere le storie di alcuni scafi partecipanti. Eccole.
 
ARDI
Passeggiando lungo la banchina di Porto Santo Stefano, accuratamente allestita per l’Argentario Sailing Week 2012, una delle prime barche che salta all’occhio è certamente questa particolare imbarcazione: Ardi. Costruita nel 1968, Ardi è uno scafo innovativo che si distingue dagli altri per alcune caratteristiche. Dopo la morte del suo armatore, il Conte Toscano Alessandro Minùtoli Tegrìmi, l’imbarcazione è stata a lungo sul mercato per poi essere acquisita dal Club Nautico Versilia. La cessione della barca non è stata una perdita facile, soprattutto per la contessa che, in preda alla disperazione, decise di conservare il tendalino di Ardi, per poi trasformarlo in una camicetta, in modo da tenersi un pezzo della barca sempre vicino al cuore.
La mancanza del tendalino è stato un problema per chi ha utilizzato Ardi in queste calde giornate di Giugno, ma non è questa l’unica scoperta fatta dal nuovo equipaggio riguardo questa bella barca: a bordo infatti ci sono più di venti diversi tipi di vele, ma il personale di bordo è riuscito, fino a ora, a provarne solamente quattro. Un'altra singolarità di questa barchetta lunga 11 metri è la placca che s’incontra scendendo la scaletta che porta negli interni: “Vivere noi vogliamo, Ardi, correndo”. Queste poche parole dicono molto sullo scopo di quest’imbarcazione progettata per correre, disegnata piccola ed elegante per cavalcare meglio le onde: il nuovo equipaggio ha infatti attaccato un piccolo pupazzo di dalmata sopra il tavolo da carteggio come portafortuna per le regate future.
 
MITTEN
Mitten è una barca del 1937, condotta da una deliziosa coppia inglese e utilizzata principalmente per crociere: l’Argentario Sailing Week 2012 rappresenta infatti  la loro prima esperienza da regatanti. I due, stufi della pioggia londinese, hanno acquistato una casa all’Elba, dove tengono Mitten e dove passano i mesi più caldi dell’anno. Sorridente e con un bicchiere di birra in mano Mr. Collins racconta che Mitten, soprannominata dal figlio “Smitten by Mitten” (affascinato da Mitten), sembra fare scherzi a chi sale a bordo: molti dei loro ospiti si fanno male. Il caso più grave è successo quando una loro amica, venuta dall’Inghilterra apposta per una crociera in Corsica, si è slogata la caviglia il primo giorno a bordo. Il nome del natante nasconde  un’interessante storia: Mitten, che in inglese significa muffola, venne contesa da due cantieri che volevano entrambi realizzarne il progetto. In questi casi, l’usanza era di far incontrare i due litiganti, farli indossare un paio di guanti, e vedere chi riusciva a schiaffeggiare l’avversario per primo. Il vincitore di questo duello riuscì a schiaffeggiare il suo opponente, ma perse la sua muffola nello ‘scontro’: da qui lo spunto per il nome della barca.
 
Corsaro II (2)OCEAN ANEMONE
Ocean Anemone, anemone di mare, è anche lei una barca utilizzata quasi esclusivamente per crociere, nonostante da parecchi anni partecipi alle regate di barche d’epoca. Una delle caratteristiche più tipiche delle imbarcazioni d’epoca è la forma elegante dei loro scafi, ma Ocean Anemone ha la prua uguale alla poppa. L’armatore, il Professor Benedetto Barone, scherza dicendo che a causa di questa caratteristica la barca cammina meglio a marcia indietro. Francesco, il nipote dell’armatore, spiega che a bordo la loro filosofia è l’opposto di quella di tutte le altre imbarcazioni presenti all’Argentario Sailing Week: loro infatti invece di sbarcare oggetti in banchina, caricano casse di birra prima della partenza, ed è tradizione a bordo regatare con la canna di pesca che sporge a poppa. Quest’anno Ocean Anemone, unica imbarcazione ad avere delle vele celesti, ha anche avuto l’onore di un “inchino” dalla Stella Polare (nota barca della Marina Militare), dopo essere stata sorpassata in boa, con tanto di acclamazioni e “hip hip hip hurra”.
 
VOSCIA’
Scrivere della propria barca è sempre la parte più difficile, e per farlo ho preso spunto da famiglia ed equipaggio. Da tre anni Marco Di Rocco (detto Paolo a bordo) e Gabriele Pirri sono parte della “crew” di Voscia, ma non si vinceva, poi sono saliti i nuovi arrivati: Giulia, Lorenzo e Andrea, ed è stata tutta un'altra storia: abbiamo chiuso l’Argentario Sailing Week con gloria e premi. Cinque anni fa la famiglia ha insegnato a Tipsy, il cane di bordo, come salire dalla scaletta in modo che potesse così farsi il bagno autonomamente senza dare disturbo. Quattro anni fa è salita a bordo Emma, ormai quasi di famiglia, conosciuta come portatrice di brutto tempo, mare e pioggia. Tre anni fa abbiamo fatto le regate a Porto Rotondo, dove si e’ consolidato l’equipaggio della “Easy Boat”.
 
LA CRONACA DELL’EDIZIONE 2012 (di Paolo Maccione)
Ancora una volta l’Argentario non ha smentito la propria fama di eccellente campo di regata e di località adatta ad ospitare un evento del genere. La flotta di 24 imbarcazioni ha potuto completare tutte e tre le prove in calendario, svoltesi nelle migliori condizioni: sole e temperature estive, brezza termica locale di intensità variabile tra 10 e 15 nodi, mare appena increspato e percorsi poligonali che hanno offerto uno spettacolo visibile anche da terra. Leonore del 1925 (Yacht Epoca inferiori a 15 metri), Voscià del 1959 (Yacht Classici inferiori a 13 metri), Stormy Weather del 1934 (Yacht Epoca superiori a 15 metri), Stella Polare del 1965 (Yacht Classici superiori a 13 metri) e il piccolo Wianno del 2011 (Spirit of Tradition). Giancarlo Lodigiani, armatore del vittorioso VosciA'Sono questi i vincitori della quattordicesima edizione dell’Argentario Sailing Week, seconda tappa del Panerai Classic Yachts Challenge 2012, tenutasi dal 14 al 17 giugno a Porto Santo Stefano, in Toscana. La manifestazione, organizzata dallo Yacht Club Santo Stefano, era riservata alle imbarcazioni a vela d’epoca e classiche. Leonore, Voscià e Wianno si sono anche aggiudicate il Trofeo Panerai per la vittoria overall. A ognuna è stato donato un orologio Panerai Radiomir Black Seal 45mm automatico con indicatore di data.  
 
I VINCITORI 2012
Leonore è uno sloop bermudiano lungo 14,98 metri appartenente alla ‘Q-Class’, classe di imbarcazioni nata negli USA nei primi anni del Novecento. A bordo di Leonore, che ha vinto tre regate su tre, ha regatato un equipaggio di alto livello composto dal timoniere Enrico Passoni, Mauro Piani, Daniele Gabrielli e Franco Zamorani, tutti ex componenti di Azzurra, il famoso ‘Coppa America’ degli anni Ottanta. Voscià è invece uno yawl bermudiano lungo 12,15 metri, costruito dal cantiere ligure Sangermani, appartenuto all’eroe della Marina Militare Luigi Durand de la Penne. Oggi l’armatore e comandante Giancarlo Lodigiani partecipa con entusiasmo alle regate di vele d’epoca con un equipaggio famigliare di cui fa parte anche il giovane Gabriele Pirri, con alle spalle l’esperienza di un giro del mondo a vela. Infine Wianno, replica in vetroresina della piccola imbarcazione, progettata negli USA nel 1914, sulla quale si formò velisticamente il Presidente americano John Fitzgerald Kennedy. Il Wianno vincitore a Porto Santo Stefano, la costruzione numero 216 ancora priva di nome, è stato realizzato dalla Wianno Senior Italia, unica concessionaria europea nella costruzione di questa elegante barca lunga 7,62 metri, armata con velatura aurica. Al timone si sono alternati Federico Nardi del Cantiere Navale dell’Argentario e Jula di Sambuy
 
Gaia (2)GAIA, UNO ‘SPIRIT’ LUNGO 30 METRI
Tra gli Spirit of Tradition ha dato spettacolo il 30 metri Gaia, sloop bermudiano costruito in legno dal cantiere inglese Spirit Yachts, in grado di esporre oltre 500 metri quadrati di velatura e raggiungere anche 20 nodi di velocità. Da quando è stato varato nel 2007 ha già compiuto numerose navigazioni tra l’Inghilterra, il Mediterraneo e i Caraibi, dove nel 2011 ha partecipato all’Antigua Classic Yachts Regatta.
 
LA VITA IN BANCHINA
A terra i regatanti hanno potuto godere dell’ospitalità del lounge Panerai, presso il quale ogni giorno sono stati proiettati gli spettacolari video di giornata, mentre il Villaggio Regate è diventato il punto di ritrovo per i cocktail e le serate musicali. Grande partecipazione di armatori ed equipaggi alla cena a buffet di venerdì, svoltasi tra le colline toscane della Tenuta Agricola del Parco dell’Uccellina.
 
Da sn Roberto Lattarulo e i Tenenti di Vascello Claudio Cuomo e Rosario Naimo di Corsaro IIUN OMAGGIO PER GLI ARMATORI
Nella giornata di sabato, presso la sala consiliare del Comune, il sindaco Arturo Cerulli ha incontrato gli armatori delle vele d’epoca ringraziandoli per la partecipazione all’evento e consegnando loro un omaggio da parte dell’amministrazione municipale. In serata c’è stata la proiezione dei video ufficiali e delle foto di regata di James Taylor. Dopo la sosta di luglio, l’ottava edizione del Panerai Classic Yachts Challenge proseguirà ad agosto con la terza tappa di Mahon, in Spagna, cui farà seguito a settembre il grande raduno di vele d’epoca di Imperia e le Régates Royales di Cannes, evento conclusivo del circuito 2012.
 
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