2 Classic Racer Show - Pavia 2015 Foto Maccione 25

I bolidi sull’acqua rievocano la Pavia-Venezia

Il 16 e 17 maggio 2015 si è tenuta a Pavia la seconda edizione dell’esibizione internazionale di motoscafi d’epoca. L’evento, organizzato dall’Associazione Motonautica Pavia, ha rievocato il periodo d’oro in cui si svolgeva la storica competizione motonautica Pavia-Venezia. Una quindicina gli scafi partecipanti, i cosiddetti ‘tre punti,’ che si sono esibiti sfrecciando a 200 Km/h sulle acque del fiume Ticino, nel tratto tra il Ponte Coperto di Pavia e l’Idroscalo della città lombarda.

 Di Paolo Maccione – Maggio 2015
Fotografie di Paolo Maccione
 
Divertimento e sicurezza
2 Classic Racer Show - Pavia 2015 Foto Maccione 16“Qui non si corre per vincere una gara, ci si diverte e si fa spettacolo”. Questo il messaggio di accoglienza di Angelo Poma, coordinatore della seconda edizione del Classic Racer Show di Pavia nonché direttore di gara della FIM, la Federazione Italiana Motonautica che riconosce il settore delle Barche da Corsa Storiche come un patrimonio storico-sportivo da tutelare, difendere e divulgare. Chiunque partecipi alle esibizioni è anche tenuto a rispettare le norme che lo regolano, a cominciare dal fattore ‘sicurezza’. Tra queste, come ha ricordato il pilota Guido Romani, vi è quella che ogni pilota deve tenere a bordo una pagaia con l’intera pala verniciata in colore arancione fluorescente. La pagaia deve essere sventolata solo in due casi: la barca sta affondando oppure il pilota vuole segnalare una grave emergenza.
Le altre regole contribuiscono a garantire altrettanti standard di sicurezza. Ad esempio, l’interruttore di spegnimento del motore deve essere a strappo collegato al pilota, l’acceleratore deve avere il ritorno automatico, ci devono essere almeno due ganci di sicurezza sui cofani motore, le sospendite devono essere certificate e devono sollevare almeno il doppio del peso della barca. Nel parco alaggi le barche sono obbligate a tenere l’elica in folle e un estintore all’interno della propria area.
 
2 Classic Racer Show - Pavia 2015 Foto Maccione 5I partecipanti
Si può anche non essere appassionati, ma non si può non riconoscere l’elevato valore di questi scafiI racer presenti a Pavia potevano infatti raccontare storie fatte di sfide e vittorie sportive.Ogni anno vengono restaurate nuove barche”, ha ricordato Guido Romani, “e nonostante questo settore non sia caratterizzato da elevata dinamicità, periodicamente nuovi appassionati si fanno tentare dall’acquisto di un ‘tre punti’ per il piacere di incontrarsi in occasione di eventi come questo”.
Le barche presenti a Pavia sono state costruite tra il 1959 e il 1995 da cantieri storici come Molinari, Lucini, San Marco e Celli. Il pilota Pietro Petrobelli conduceva il racer El Biso V, un Dino Celli del 1967 totalmente originale, motorizzato con un propulsore BPM 8000 cc. Costruito in compensato marino su ordinate in faggio massello ha vinto diverse edizioni del Raid Pavia-Venezia e oggi può raggiungere circa 220 km/h di velocità. Di questa barca ne sono state costruite quattro, tra cui il Dino Celli di Giovanni Cima di Gravedona, anch’esso presente alla manifestazione. Sul cofano motore è riportato il ricco palmares, che comprende la vittoria a un Campionato del Mondo, a un Campionato italiano del 1968 e una Pavia-Venezia del 1982. Il terzo scafo della serie, motorizzato Chrysler, appartiene al francese Jean Van Praet, intervenuto a questo 2° Classic Racer Show con un’altra barca, un Molinari del 1959 motorizzato Alfa Romeo.
 
Il circuito: verso il Ponte Coperto a 200 km/hIl Ponte Coperto di Pavia Foto Maccione 1
A Pavia le barche hanno fatto base presso l’Associazione Motonautica Pavia. Da qui una gru a braccio orientabile ha provveduto a trasferirle una ad una sulle rive del Ticino, da dove sono partite per una serie di esibizioni storico-rievocative non competitive.
 
I racer ‘tre punti’, una volta abbandonato l’ormeggio ai pontili galleggianti, si sono lanciate in direzione del Ponte Coperto di Pavia. Qui, nel tratto centrale della città, hanno dato spettacolo correndo a velocità spesso superiori a 200 km/h e richiamando l’attenzione di curiosi e appassionati.
 
Purtroppo nella giornata di sabato proprio lo scafo di Jean Van Praet è stato costretto a smettere di correre a causa della rottura dello specchio di poppa.

 

Gallery

 

Per informazioni
Per richiedere eventuali immagini (15 euro/foto, formato digitale JPG, 6-7 MB) scrivere a: maccione.paolo@gmail.com