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La 14esima edizione dell’Argentario Sailing Week di Porto Santo Stefano, in Toscana, ha radunato 42 imbarcazioni a vela d’epoca e classiche. Tre le regate disputate, sempre in condizioni di bel tempo. Cambria, Leonore, Sagittarius e Wianno hanno vinto le classifiche della seconda tappa del Panerai Classic Yachts Challenge, il circuito internazionale delle ‘signore del mare’ giunto quest’anno alla nona edizione.
Di Paolo Maccione – Luglio 2013
Fotografie di Guido Cantini, James Robinson Taylor e Pierpaolo Lanfrancotti
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ASW 2013: L’EDIZIONE DELLA RINASCITA
Finalmente! Dopo due mancate edizioni (2009 e 2010) e altre due (2011 e 2012) con circa 25 partecipanti, la quattordicesima Argentario Sailing Week, tenutasi dal 13 al 16 giugno 2013 a Porto Santo Stefano, è tornata a ricoprire quel ruolo di importante appuntamento internazionale dedicato alla vela d’epoca. Stavolta, in occasione della seconda tappa del circuito Panerai Classic Yachts Challenge, presso il Molo della Pilarella si sono ormeggiate 42 barche (su 48 pre-iscrizioni), tutte di livello medio-alto. L’organizzazione è stata curata dal locale Yacht Club Santo Stefano presieduto da Piero Chiozzi, mentre al Direttore Sportivo Marco Poma va riconosciuto il merito di avere svolto una meticolosa opera di ‘reclutamento’ per coinvolgere il maggior numero possibile di scafi.
Tre le regate disputate, su percorsi poligonali sempre in condizioni di bel tempo, con mare piatto, temperature estive e brezze di intensità variabile tra 6 e 10 nodi. Il mare color turchese e il paesaggio hanno fatto il resto, confermando l’Argentario Sailing Week come un evento imperdibile per tutti gli amanti delle tradizioni navali.
LE ‘BIG BOATS’Tra le Big Boats che hanno preso parte all’Argentario Sailing Week c’è stato il gradito ritorno di Mariette, la maestosa goletta in acciaio lunga 32 metri costruita nel 1915 dal noto cantiere americano Herreshoff. Mariette si è confrontata con altre due grandi imbarcazioni già assidue frequentatrici del circuito Panerai, il cutter aurico Mariquita del 1911, unico scafo sopravvissuto della classe 19 Metri S.I. (Stazza Internazionale), e Cambria del 1928, anch’esso unico 23 Metri S.I. ancora navigante.
LE BARCHE DELLA MARINA MILITARE
In Toscana sono tornate a regatare anche Caroly (1948), Stella Polare (1965) e Capricia (1963), le navi scuola a vela della Marina Militare che proprio in questo periodo hanno cominciato le rispettive campagne addestrative con a bordo i cadetti dell’Accademia Navale. Capricia, in particolare, quest’anno festeggia 50 anni dal varo e 20 anni da quando è stata donata alla Marina Militare dalla famiglia Agnelli, attesa a bordo dal 3 al 6 ottobre prossimo in occasione della terza edizione della Festa della Marineria della Spezia.
I VINCITORI PANERAI DELL’EDIZIONE 2013Le quattro imbarcazioni vincitrici delle classifiche valide per l’assegnazione del Trofeo Panerai 2013 sono state la ‘Big Boat’ Cambria del 1928, il Q-Class Leonore del 1915 tra le ‘Epoca’, lo sloop Sagittarius del 1971 nella categoria ‘Classici’, che bissa il successo già ottenuto in occasione della prima tappa di Antibes, e infine Wianno, il piccolo sloop aurico di 7 metri che si è imposto nel raggruppamento ‘Spirit of Tradition’. Ogni imbarcazione è stata premiata con un orologio Panerai.
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I VINCITORI PER CLASSENel corso della premiazione lo Yacht Club Santo Stefano ha consegnato i premi ai vincitori di ogni giornata di regata, mentre Officine Panerai ha premiato con un piatto d'argento i primi tre equipaggi di ogni categoria della classifica finale:
Big Boats: 1° Cambria; 2° Mariette of 1915; 3° Mariquita
Vintage > 15 mt: 1° Skylark of 1937; 2° Leonore; 3° Stormy Weather
Vintage < 15mt: 1° Sirius; 2° Oriole; 3° Almaran New York
Classic > 15 mt: 1° Il Moro di Venezia I; 2° Stella Polare; 3° Capricia
Classic >12 mt: 1° Sagittarius; 2° Chin Blu III; 3° Outlaw
Classic < 12 mt: 1° Namib; 2° Marina di Venezia
Spirit of Tradition: 1° Wianno; 2° Mida; 3° Prelude
LA MINI-FLOTTA DEI 5.50 S.I. : VINCE TARATra gli scafi partecipanti anche una piccola flotta di barche appartenenti alla categoria dei 5.50 Metri S.I. (Stazza Internazionale). Tra queste Tara, un Britton Chance Jr. del 1968, appena restaurata dal cantiere Daniele Riva del Lago di Como. La sua armatrice milanese, l’esperta di diritto internazionale Maria Cristina Rapisardi, è soprannominata la ‘signora dei ghiacci’ perché nel 2012 ha condotto il suo 40 metri Billy Budd attraverso i ghiacci del mitico passaggio a Nord-Ovest, prima barca da diporto italiana a compiere l’impresa.
Gli altri partecipanti erano Whisper del segretario di classe Richard Leupold, anch’esso progettato da Britton Chance Jr. nel 1983, Manuela V del 1961 del milanese Guido Tommasi e Volpina, un Baglietto del 1960. Questa la classifica finale dopo sette prove, di cui sei vinte da Tara:
1) Tara, 2) Volpina, 3) Manuela V, 4) Whisper.
TRATTALI BENE … E TORNERANNOCulinariamente parlando si può dire che gli equipaggi non siano stati trattati male. Durante i giorni della manifestazione cocktail e brunch si sono avvicendati quasi senza sosta. Giovedì c’è stato il welcome cocktail presso la sede dello Yacht Club Santo Stefano, venerdì una grande cena a buffet presso la Tenuta Agricola del Parco dell’Uccellina, sabato un Oysters cocktail a base di ostriche e domenica il Farewell cocktail. Ogni giorno, dopo le regate, gli equipaggi hanno potuto rifocillarsi sia presso il villaggio regate con pasta & birra party che all’interno del lounge Panerai, dove venivano servite senza sosta pietanze, fritto di pesce e vino a fiumi. Dopo un simile trattamento sarà difficile non tornare alla prossima edizione …
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