Giuseppe Duca e Nicolò de ManziniGiuseppe Duca alla Compagnia della Vela di Venezia e Nicolò de Manzini allo Yacht Club Adriaco di Trieste sono i due neo-eletti presidenti di altrettanti storici e ultracentenari sodalizi dell’Adriatico. Un filo comune li lega. Entrambi hanno infatti conseguito importanti successi nel settore della vela tradizionale. Duca, ex armatore di barche classiche, è pluricampione nella classe Dragone, lo storico monotipo nato nel 1929, mentre De Manzini continua a mietere vittorie a bordo della sua Nembo II del 1964 in occasione dei raduni di vele d’epoca dell’alto Adriatico.

Di Paolo Maccione – Dicembre 2022 
Fotografie di Paolo Maccione

GIUSEPPE DUCA, UN PRESIDENTE DRAGONISTA ALLA COMPAGNIA DELLA VELA
Giuseppe Duca Cannes 2012 Foto MaccioneGiuseppe Duca, 28esimo presidente della Compagnia della Vela di Venezia (Foto P. Maccione) 
 
Il 27 novembre 2022, con 177 voti favorevoli e 44 contrari, Giuseppe Duca, nato a Venezia nel 1970 dove vive e lavora come avvocato marittimista, è stato eletto 28esimo presidente della CdV, la Compagnia della Vela di Venezia. Duca avvicenda l'avvocato Pier Vettor Grimani alla guida del sodalizio. La CdV, con sede sull’isola di San Giorgio e oltre 600 soci, è stata costituita nel 1911 come Yacht Club Veneziano, poi diventata Compagnia della Vela a partire dal 1919, anno in cui il poeta Gabriele D’Annunzio indicò il motto corrispondente alle iniziali del club, “Custodi, Domine, Vigilantes”. Tra gli storici ex soci anche Raul Gardini, che da qui lanciò la sfida alla Coppa America del 1992. Il suo Moro di Venezia, varato due anni prima, nonostante la conquista della Louis Vuitton Cup, venne poi battuto per 4-1 dal defender americano di San Diego America3. 
Lo spirito della candidatura di Giuseppe Duca, socio del club dal 1992 ed ex componente della Commissione dei Comandanti, è stato “A riva!”, inteso come il salire sull’alberatura di un veliero per spiegare le vele e navigare potenti. Regatante della Classe Dragone dal 2009, lo storico monotipo progettato nel 1929 dal norvegese Johan Anker, ha vinto numerose regate internazionali ed è stato campione italiano per ben 10 edizioni. Dal 2006 al 2018 ha armato lo sloop bermudiano Astarte II, il primo progetto IOR (International Offshore Rule) costruito dal cantiere Mariano Craglietto di Trieste su progetto di Carlo Sciarrelli. Curiosamente la barca è stata varata nel marzo del 1970, stesso mese e anno di nascita di Duca.

Giuseppe Duca Foto Maccione 2Giuseppe Duca a bordo di San Pietro, la topa in legno costruita nel 2009 dal cantiere Vento di Venezia (Foto P. Maccione) 

Ha inoltre posseduto tre imbarcazioni in legno della classe 5.50 S.I. (Stazza Internazionale): Voloira (Baglietto 1954), Twins XIII (Baglietto 1956) e Twins XIV (Britton Chance, cantiere svizzero Egger, 1966). Per muoversi tra le calli veneziane impiega una topa a motore, classica imbarcazione locale in legno di nome San Pietro costruita nel 2009 dal cantiere Vento di Venezia, mentre d’estate naviga in Grecia a bordo del suo Baltic 40 del 1993. 

CdV Foto MaccioneIl motto della Compagnia della Vela di Venezia, "Custodi, Domine, Vigilantes" (Foto P. Maccione)

Ad affiancarlo in questa nuova sfida il Consiglio Direttivo composto da Corrado Scrascia (classe 1948, socio dal 1981), Lamberto Dehò (ex Presidente dell’Associazione Architetti Veneziani, socio dal 1990), Giacomo Baldin (Dottore Commercialista, socio dal 1991), Caterina Orsoni (Avvocato, socia dal 1993), Stefano Zanchi (Dirigente, socio dal 1993), Alessandra Moretto Wiel (Farmacista, socia dal 2003), Dario Perini (Dirigente, socio dal 2005), Luigi Nonino (Manager, socio dal 2009), Roberto Scarparo (Ingegnere, socio dal 2010), Augusta Busetto (Pensionata, socia dal 2018). “Il compito di associazioni come la Compagnia della Vela di Venezia”, ha affermato Duca, “è innanzitutto quello di continuare a ricoprire il ruolo di custodi della tradizione, soprattutto nei confronti dei giovani veneziani, ai quali dobbiamo trasmettere l’amore e il rispetto per il mare”.

NICOLÒ DE MANZINI, PRESIDENTE DELL’ADRIACO PER LA SECONDA VOLTA 
Nicolò de Manzini Foto Maccione 1Nicolò de Manzini, 24esimo Presidente dello Yacht Club Adriaco, a bordo di Nembo II del 1964, la barca di famiglia dal 1972 (Foto P. Maccione) 

Il 12 novembre 2022, con 300 voti favorevoli contro i 244 voti della lista alternativa, il Prof. Nicolò de Manzini, nato a Trieste nel 1956 dove vive e lavora come medico chirurgo, è stato eletto 24esimo presidente dello Yacht Club Adriaco di Trieste. Subentra al dimissionario avvocato Piero Fornasaro de Manzini, presidente tra il 2017 e il 2022. Per Nicolò De Manzini, che continuerà a ricoprire anche il ruolo di Consigliere AIVE (Associazione Italiana Vele d’Epoca) si tratta di un ritorno alla massima carica del sodalizio, che aveva già ricoperto nel periodo 2007-2012. La carica sarà biennale, utile per terminare il mandato precedente conclusosi anzitempo. 
De Manzini nasce velisticamente sui Cadet, Flying Junior e i Laser, per poi passare alle barche d’altura con le quali partecipa alla Middle Sea Race, alla Giraglia e diverse Transadriatiche. Ha vissuto 17 anni in Francia in qualità di chirurgo gastroenterologo. Dal 1972 è armatore di Nembo II, la barca di famiglia, un modello Norman lungo 10,16 metri varato nel 1964 dal cantiere Apollonio di Trieste su piani dell’inglese Alan Buchanan. Numerose le vittorie conseguite a bordo di questa imbarcazione in occasione delle regate di vele d’epoca, compresa la Coppa AIVE dell’Adriatico 2022 per Yacht Classici, trofeo che aveva già conquistato nel 2019 e 2021. 

Nembo II 1964 in regata Foto MaccioneNembo II, un modello Norman lungo 10,16 metri, varato dal cantiere Apollonio di Trieste su progetto dell'inglese Alan Buchanan (Foto P. Maccione)

Lo Yacht Club Adriaco, con sede presso il Molo Sartorio di Trieste, è stato fondato nel
1903, conta oltre 800 soci e può vantare numerose partecipazioni olimpiche, comprese tre medaglie e vittorie in campo nazionale, europeo e mondiale. Nel 2009 ha ricevuto il Collare d'Oro al Merito Sportivo, massima onorificenza conferita dal CONI ad atleti e società sportive. Presso le sue banchine ospita un numero elevato di imbarcazioni a vela storiche, che partecipano regolarmente a eventi come il Trofeo Città di Trieste e la Barcolana Classic

Il Presidente YCA Nicolò de ManziniIl Presidente dello Yacht Club Adriaco Nicolò de Manzini (Foto P. Maccione)

La campagna elettorale del Prof. De Manzini, socio allievo del club fin dall’adolescenza, è stata improntata a due temi: continuità e futuro. Tra gli obiettivi del suo team il consolidamento dell’organizzazione sportiva, la promozione di eventi, il potenziamento dell’attività agonistica e l’inserimento di nuovi associati, futura classe dirigente. Recentemente lo Yacht Club Adriaco ha già compiuto alcuni investimenti sotto il profilo della sicurezza di strutture e banchine e nei prossimi anni svilupperà la formazione di giovani atleti attivando collaborazioni con i circoli della zona. Prevista anche una serie di quattro incontri legati alla cultura nautica. Ad affiancare il presidente in questa nuova sfida il Consiglio Direttivo composto da: Giovanni Battista Bellis e Corrado Annis (Vicepresidenti), Alessandro Merlo (Direttore Amministrativo), Gianni Scarpa (Segretario), Federico D’Amico (Direttore Sportivo), Giulio Tarabocchia (Economo Mare), Fabienne Mizrahi (Economo Casa), oltre ai Consiglieri Vincenzo Antonini, Mauro Bailo e Giulia Kropf.

PROFESSIONISTI … E GENTLEMAN 
Giuseppe Duca e Nicolò de Manzini, oltre che due professionisti nel lavoro, sono soprattutto due gentleman, per il garbo e il fair-play che li hanno sempre contraddistinti. Li attende un mandato sicuramente pieno di sfide da affrontare, nel nome di due club che hanno fatto la storia della vela. Siamo certi che nel corso dei prossimi anni sapranno rinnovare, innovare e accrescere il prestigio dei rispettivi sodalizi. Hanno vissuto e continuano a vivere in prima persona il mondo della marineria tradizionale e saranno proprio queste conoscenze che dovranno tramandare ai giovani e alle future generazioni. Venezia e Trieste rappresentano da sempre due capisaldi della marittimità dell’Adriatico, numerose le collaborazioni che potrebbero nascere e svilupparsi tra la Compagnia della Vela e lo Yacht Club Adriaco. Auguriamo dunque venti favorevoli ai rispettivi presidenti, nella speranza che nessuna corrente contraria possa modificare la loro rotta e che riescano sempre a mantenere ben salda la barra fino al raggiungimento degli obiettivi prefissati. Perché è questa la differenza che passa tra l’essere un semplice presidente … e un presidente gentleman.

INFORMAZIONI 
www.ycadriaco.it 
www.compagniadellavela.org  

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