Berenice è la numero dieci di quindici scafi gemelli che hanno caratterizzato la nautica dei primi anni Settanta. Oggi l’imbarcazione, mantenuta in perfetto stato di efficienza, partecipa attivamente ai raduni di vele d’epoca e classiche.   

 

Di Stefano Giusti – Luglio 2011

Berenice alla Regatalonga Viareggio-Forte dei Marmi-Viareggio nel 2009UN AMORE A PRIMA VISTA
Anno 2005. Il toscano Stefano Giusti passeggia lungo le banchine del porto di Viareggio e rimane colpito da un cartello con la scritta ‘VENDESI’. Era Berenice. Un amore a prima vista. La barca, uno scafo in vetroresina lungo10,56 metri, viene acquistata e sottoposta a lavori che le permettono di tornare come quando è stata costruita e varata nel 1972 dalla Nordcantieri di Avigliana, in provincia di Torino. Stefano intraprende anche una sorta di ricerca storica, per capire chi l’avesse progettata, quali materiali di costruzione fossero stati impiegati e soprattutto quante ‘sorelle’ potesse avere in giro per il mare. Ma le notizie sono poche. Il cantiere di Avigliana, all’epoca dei fratelli Nicolotti, non esisteva più e tutto ciò di cui si disponeva era un articolo di giornale che forniva però la spinta giusta per dare inizio alle ricerche: il progetto era di Cesare Sangermani. Chi va per mare sa chi è Cesare Sangermani e soprattutto conosce le bellissime e prestigiose imbarcazioni costruite e varate presso l’omonimo cantiere ligure di Lavagna. Tutto partì da lì.

MANIA, STORIA DI UN MONOTIPO
Il primo Mania 35 nasce nel 1970 da un progetto del 1969 di Cesare Sangermani, che ne curò nel cantiere di Lavagna la prima realizzazione in legno. Varata nel 1970 e classificata come un IV classe IOR ha partecipato alla Giraglia del 1971 timonata proprio da Sangermani, il quale della regata racconta “... una lunga regata in bonaccia, trascorsa fino alle ultime decine di miglia sempre in testa alla flotta. Quando un arzillo libeccio si è levato in vicinanza della costa francese, siamo stati raggiunti dalle imbarcazioni più grandi. Abbiamo comunque vinto la quarta classe IOR,  spezzando l'egemonia francese in quella classe…”. 

LO SCAFO
Lo scafo di Berenice è realizzato a sandwich di vetroresina-balsa-vetroresina, costruito su stampo femmina. Ha le sezioni arrotondate e una chiglia sulla quale è imperniata una pinna realizzata con fusione di piombo, mentre il timone è separato ed è sorretto da un robusto skeg. Lo slancio di prua pronunciato, la poppa stretta a specchio ed il bordo libero assai basso conferiscono all’imbarcazione una linea elegante.

LA COPERTA E GLI INTERNI
La coperta di Berenice è realizzata in doghe di teak da 22 millimetri
, incollata sopra una base di vetroresina-balsa-vetroresina, che conferiscono classicità ed eleganza, incorniciano l’ampia tuga e rifiniscono il pozzetto nel quale fa bella mostra di sè la barra del timone. Il generoso baglio massimo, pari a 3,09 metri, dà la possibilità di ricavare una sistemazione degli interni decisamente logica e funzionale. Il tutto realizzato in teak, quanto di più classico ed elegante ci possa essere. Entrando sottocoperta dal tambucio centrale sulla dritta si trova la cucina, a sinistra c’è la cuccetta del navigatore, che si estende sotto la panca del pozzetto e la cui testata funge da sedile per chi lavora al tavolo di carteggio, esattamente alla sinistra della scaletta di ingresso.Una bassa paratia divide la zona cucina e specularmente la zona carteggio dal quadrato, ampio e spazioso, con due ampi divani uno dei quali ad “L”, con tavolo centrale. A proravia della dinette,  separata da una paratia, si trova il bagno e la zona armadi. Avanzando ancora verso prua un'altra paratia separa la cabina armatoriale con due letti a “V“, che possono diventare un comodo letto unico. Questa sistemazione permette di ospitare comodamente cinque persone compreso lo skipper

Il piano velico di BereniceL’ARMO VELICO
L’armo velico, uno sloop in testa d’albero, è costituito da un albero in alluminio poggiato in coperta. La superficie velica è pari a 65 metri quadrati.
LAVORI E MIGLIORIE Grazie alla passione degli attuali armatori, Berenice è stata conservata in perfetta efficienza e cura, con l’intento di conservare l'originalità della barca. La coperta, nonostante il passare degli anni, risulta essere ancora in perfetta condizione. Sono solo stati eseguiti lavori di ripristino delle calafatature fra le doghe del teak e la sostituzione di tutti i copri viti in teak del trincarino. Le battagliole ed i candelieri originali sono stati riportati a lucido e solidamente fissati alla coperta. I winch Barbarossa originali sono stati rettificati e resi perfettamente funzionamenti. Gli unici grossi interventi subiti nel corso degli anni sono relativi alla sostituzione del motore: nel 2001 il precedente armatore sostituì il motore originale Farymann da 25 cavalli e la relativa trasmissione con un moderno Volvo Penta da 28 cavalli di dimensioni estremamente contenute. In questi anni Berenice ha dimostrato di essere sia un’ottima barca da regata che una comoda e sicura barca da crociera.  

LA STORIA RECENTE
Berenice è iscritta dal 2005 al Naviglio della Lega Navale Italiana, sede di Marina di Pisa. Qui rimane ormeggiata durante la stagione estiva e partecipa attivamente a tutte le iniziative della sezione. Nel 2006 è entrata a far parte della flotta “Vele Storiche Viareggio”. Nel corso degli anni ha preso parte a vari raduni e manifestazioni: Viareggio Historic Festival (2007), II Raduno “Sulla Rotta di Imperia” di Le Grazie (SP, 2008), IV Raduno Vele Storiche Viareggio (2008), V Raduno Vele Storiche Viareggio (2009), III Raduno “Sulla Rotta di Imperia” di Le Grazie (SP, 2010).

GLI UOMINI (E DONNE) DI BERENICE
Stefano e Massimiliano Giusti (armatori), Claudio Vitulano (nostromo), Tiziana Pezzini (tuttofare in barca e preziosa collaboratrice a terra), Mauro Orcesi (membro fondamentale dell’equipaggio), Antimo Brusciano e Stefano Petti (si alternano a bordo nelle regate e nelle varie manifestazioni), Enzo Meucci e Gianfranco Vallerini (amici di veleggiate e custodi di Berenice quando ormeggia presso la Lega Navale di Marina Di Pisa).

BERENICE - SCHEDA TECNICA
Anno varo: 1972
Cantiere: Nordcantieri (Torino – Italy)
Progetto: Sangermani (Lavagna – Italy)

Lunghezza f.t. : 10,56 mt.

Lunghezza gallegg. : 7,31 mt.

Pescaggio: 3,08 mt.

Dislocamento: 5,5 tonn.

Superficie velica: 65 m

 


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