Star è un piccolo cutter aurico di 26 piedi “concepito” durante il fervore della progettazione degli yacht inglesi di fine ‘800. Costruita nel 1907 in un piccolo cantiere a St. Hellen, sull’Isola di Wight, è orgoglioso testimone delle linee del suo tempo. La sinuosa poppa richiama i primi monotipi inglesi, frutto delle straordinarie matite di coloro che hanno cambiato e inventato lo Yacht, da Fife a Nicholson. Commissionata dal College Reale di Osborne House come barca da addestramento, ricoprì questo ruolo fino alla chiusura del College nel 1921. Oggi, sulle sponde del Lago Maggiore, dopo anni di meticoloso restauro è tornata allo splendore dei suoi anni migliori sognando le regate in mare aperto.
 
A cura della redazione – Luglio 2014
Fotografie di Paolo Maccione
Star negli anni '40-'50 (3)STAR 1907 UN 26’ ft CUTTER DI SANGUE BLU
Star viene varata nel 1907 dal cantiere Wade & Son, fondato nel 1810 a St Hellen sull’isola di Wight. Il primo “armatore” sarà il Royal Naval College di Osborne House, I.W., che la commissionò e la utilizzò fino al 1921 come cutter scuola per i cadetti. L’ampio pozzetto ospitò probabilmente il futuro Re Edoardo VIII che frequentò il Royal Naval College dal 1907 al 1909, Re Giorgio VI dal 1909 al 1911 e il Principe Giorgio, Duca di Kent che entrò al College nel 1915. Nel 1921 il college venne trasferito a Dartmouth e i piccoli cutter da addestramento a vela venduti localmente.
Durante questo periodo, dal 1907 al 1921, Star fu iscritta nel register della Royal Navy come training cutter annesso a Osborne House, la sua origine le consente oggi di potersi fregiare della White Ensign, la bandiera inglese riservata alle sole imbarcazioni della Royal Navy e del Royal Yacht Squadron.
 
Paolo Sivelli, armatore di Star 1907 Foto MaccioneUNA STORIA “LUNGA” 16 ARMATORI
Il piccolo cutter aurico appare la prima volta a nome di un armatore privato nel registo dei Lloyd’s nel 1922 come Auxiliary Cutter di proprietà di Martin H. Ellis di St.Helens, attrezzata con un gioco di vele realizzato da Woodnutt & Co. del 1920 e motorizzata con un petrol motor monocilindrico J.W. Brooke & Co. Da allora sarà costantemente presente sui registri della famosa assicurazione inglese fine agli anni ’80. La lunga e difficoltosa ricerca storica incentrata sulla ricerca degli armatori e dei loro discendenti fa emergere oltre a numerose immagini molti dei documenti che ricostruiscono in modo lineare tutta la sua ultracentenaria vita. Risultano infatti, oltre all’ultimo importante restauro eseguito in Italia, altri due, uno nel 1956 ad opera del famoso cantiere “William King” ed un secondo, durato quasi dieci anni, eseguito da Cristopher Fittok che ne fu armatore dal 1986 al 1998. Sono state ritrovate tutte le fatture dei restauri e di revisione dei motori che via via ha cambiato negli anni, diversi survey report e passaggi di proprietà. Nel log-book di Pat Sisson, che la custodì da 1957 al 1970, troviamo note delle prime regate a noi note e delle prime vittorie di Star alla Cup for Trying ed alla Ocean Maid Cup. Di questo stesso periodo, trascorso sulla East Coast, sono le numerose citazioni sul noto romanzo “An Old Gaffer’s Tale” di Martin Eve del 1966.
Star fu una delle prime imbarcazioni ad essere iscritta all’OGA (Old Gaffers Association), che con i suoi oltre 50 anni è ancora oggi una delle più prestigiose e forse la più antica delle associazioni di scafi classici. E proprio l’OGA dedica a Star una copertina della sua rivista del 1993 ricordando, con una foto degli anni Sessanta, i suoi primi successi.
 
Star in restauro da Costantini (2)2006, IL BEL PAESE
Nel 2005 un velista italiano, “adocchiata” l’inserzione del minuto cutter aurico su una rivista del settore, se ne innamora, ma il momento non era ancora giunto … dopo un anno, quasi per caso, si rincontrano su di un piazzale a West Marsea Island in Essex ed è la volta buona. Star parte via terra per l’Italia destinazione Lago Maggiore, Cantiere Costantini di Arolo. Qui comincia un lungo restauro che sarà rallentato ed interrotto fino all’acquisto dell’attuale armatore che con grande passione, coadiuvato dalla preziosa consulenza dei maestri d’ascia del cantiere, termina il lavoro intrapreso. Finalmente, dopo sei lughi anni a terra, nel giugno del 2012 Star torna sfiorare il suo naturale elemento.
 
IL RESTAURO DI UN PICCOLO GIOIELLO
Lo scafo manteneva ancora tutti i connotati di quando vide per la prima volta la luce, sebbene alcune parti fossero state sostituite nel corso degli anni, come è normale che avvenga in 107 anni di vita. Ma l’ossatura principale era ancora perfettamente integra, chiglia in olmo e piombo, coste in quercia, fasciame in pino ed albero e boma in spruce ancora originali. Star 1907 in navigazione sul Lago Maggiore Foto Maccione (2)Tuttavia per ridarle nuova vita é stato necessario riportarla completamente a legno revisionando ogni tavola, ribattendo ogni chiodo e rinvergando i comenti. Gli splendidi ottoni di coperta in parte ben conservati come la pompa di sentina a mano, l’anello del bompresso, i passascotte e tutti i particolari sono stati meticolosamente restaurati e riposizionati sulla spaziosa coperta. Laddove è stato necessario, come per il collare dell’albero e la trozza del boma, sono stati ricostruiti modelli in legno delle parti originali poi fuse in bronzo-silicio. Tutto il bozzellame, in frassino con stroppatura in bronzo, è stato ordinato ad un artigiano dell’Isola di Wight, là dove Star è stata concepita. E’ stato sostituito l’ormai affaticato motore entrobordo Dolphin bicilindrico a benzina con un nuovo Nanni/Faryman k34 monocilindrico a gasolio, unico motore che per le piccole dimensioni si poteva adattare al piccolo banco motore già esistente. Infine, il disegno delle vele in dacron crema a ferzi da 43 cm con rifinitue in cuoio, è opera di Guido Cavalazzi, il mago delle vele dell’American’s Cup, che ne ha seguito la realizzazione in North Sails Classic.
Star 1907 in navigazione sul Lago Maggiore Foto Maccione (11)Ogni minimo particolare è stato curato con la massima attenzione e lo scrupolo di chi è “malato” di belle barche e della loro storia, dalle cime a tre trefoli per le drizze, ai fregi della barra del timone, allo splendente mogano che impreziosisce ogni angolo della coperta.
Tutto questo fa di Star 1907 la seconda imbarcazione classificata nel concorso internazionale Classic Boat Awards 2013 nella categoria “miglior restauro Europeo under 40 ft”. Le sue foto fanno presto il giro del mondo e con grande sorpresa e infinita soddisfazione, figli e nipoti degli armatori di Star dei tempi passati la riconoscono e contattano l’attuale armatore arricchendo di aneddoti e dettagli la centenaria storia faticosamente ricomposta.
 
ED ORA LE CORSE E IL MARE…
Star, affiliata all’Associazione Vele d’Epoca Verbano, ormai nota anche ai registri dell’AIVE (Associazione Italiana Vele d’Epoca) e dell’ASDEC (Associazione Scafi d’Epoca e Classici), dopo gli elogi e le onorificenze guadagnate sulle dolci acque di casa è pronta per una nuova avventura. Il Mare la chiama!
In questo 2014, nel decennale del Panerai Classic Yachts Challenge, la graziosa inglesina classe 1907, con un rinnovato equipaggio, sfiderà alle “Vele d’Epoca d’Imperia” e alle “Régates Royales” di Cannes i leggendari giganti del Mediterraneo!
 
 
STAR – LA SCHEDA TECNICA
Gli interni di Star 1907 Foto MaccioneAnno varo: 1907
Cantiere: Wade & Son (St. Hellen – Isle Of Wight, UK)
Progetto: Edward Wade (St. Hellen – Isle Of Wight, UK)
Nazionalità: Inglese
Materiale scafo: fasciame in pino su ordinate di quercia
Lunghezza fuori tutto: 9.72 mt
Lunghezza al galleggiamento: 6.06 mt
Larghezza: 2.13 mt
Pescaggio: 1.21 mt
Dislocamento: 3,5 tonn.
Armo velico: cutter aurico
Superficie velica: 52 mq
Motorizzazione: Nanni/Farymann K34 8 hp
 
VISITA IL SITO
www.star1907.jimdo.com
pagina Facebook: Star 1907
 
GALLERY