Dal 2004 Matteo Locati restaura imbarcazioni classiche e tradizionali, soprattutto motoscafi Riva e barche a vela. Le richieste non mancano e per fare fronte alle commesse il cantiere è stato organizzato secondo una logica quasi ‘industriale’, dove ognuno ricopre un compito ben preciso.


Di Paolo Maccione – Gennaio 2012
Fotografie di Paolo Maccione
Matteo Locati (a dx) con Paolo Maccione, direttore di BECNAUTICA LA ROSA DEI VENTI … ARTIGIANATO ITALIANO
Artigianato Italiano. E’ questo il sottotitolo aggiunto recentemente daMatteo Locati alla denominazione del suo cantiere, per sottolineare che qui si lavora con rigore e professionalità tutta italiana. Il 33enne Locati è titolare della Nautica La Rosa dei Venti di Malgesso, località in provincia di Varese poco distante dalle rive del Lago Maggiore. Da giovane si è fatto le ossa lavorando presso la vicina Nautica Lavazza e, nel 2004, dopo 12 anni di esperienza, ha aperto il suo cantiere specializzandosi nel restauro e nella manutenzione di imbarcazioni in legno sia a vela che a motore fino a 16 metri di lunghezza. Nel corso degli anni qui sono stati recuperati numerosi scafi tra cui barche a vela appartenenti alla Classe Requin (Bagheera del 1964) o 5.50 Metri S.I. (Stazza Internazionale) come Voloira III del 1964, oltre a Dinghy 12’, lance e motoscafi classici.
Oggi il cantiere, che si estende su circa 3.000 metri quadrati, è stato suddiviso in vari settori: l’officina meccanica, la sala verniciatura, la falegnameria per lo smontaggio e il rimontaggio delle barche, la zona per gli interventi sulle parti elettriche e l’impiantistica. Matteo Locati è affiancato da giovani appassionati come il 27enne Stefano Badi, un diplomato nautico con precedenti esperienze maturate presso il cantiere Punta Molino di Germignaga, e il 30enne Andrea Golonia, un tempo impiegato nella sezione verniciature dell’Agusta, la nota fabbrica di elicotteri. Periodicamente collaborano anche cinque professionisti dell’indotto, tra cui un meccanico e un elettricista, a garanzia che anche il piccolo armatore non verrà mai lasciato solo.
 
Il Riva Florida n 167 del 1957 (1)IL RESTAURO DEL RIVA FLORIDA N° 167
Arriva da Grado il Riva Florida n° 167 del 1957, già oggetto nel 2006 di interventi da parte del cantiere. Tra gli interventi programmati il rifacimento delle tappezzerie e la riverniciatura, preceduta dallasvernicitura effettuata a mano con il phon, senza l’ausilio di sverniciatori chimici. Dopo la carteggiatura verranno posate 20 mani di vernice poliuretanica trasparente, di cui le prime 15 con bassa protezione ai raggi UV (più cariche di resine e meno di diluenti) e le ultime cinque mani meno cariche di resine e più di diluenti. Questo Riva Florida, che monta un Chris Craft Riva 8 cilindri da 210 cavalli, navigherà sul Lago Maggiore.
 
IL RESTAURO DEL RIVA TRITONE ‘BAMBI’
Si chiama Bambi il Riva Tritone n° 104 del 1958 che arriva dalla Svizzera e che sarà sottoposto ad un restauro integrale per conto di un armatore italiano. Tra i lavori programmati il rifacimento del fondo con compensato marino di mogano da 14 millimetri fornito dalla ditta Magnino, la revisione delle parti danneggiate, la sostituzione della coperta in doghe di mogano filettato acero (non precostruito) dello spessore di circa 10 millimetri, la sostituzione del cruscotto e della strumentazione non originali e la classica verniciatura con vernici Brignola e Casati, ritenute da Matteo Locati ottime per capacità di copertura ed essicazione. Bambi, che monta una coppia di propulsori Chrysler a 8 cilindri da 180 cavalli l’uno, tornerà a navigare nei primi mesi del 2013.

Il Riva Super Florida n 365 del 1958 (1)IL RESTAURO DEL RIVA SUPER FLORIDA N° 365

E’ entrato in cantiere nel 2009 e uscirà entro la fine del 2012 il Riva Super Florida n° 365 del 1958 di proprietà di un armatore varesotto. Il restauro riguarderà l’intera imbarcazione, ad esclusione del fondo. Anche in questo caso la coperta verrà rifatta in mogano filettato acero. Questo Riva monta un singolo motore Chris Craft a 6 cilindri da 160 cavalli. 

IL RESTAURO DEL RIVA JUNIOR N° 348

Si chiama Juki il Riva Junior n° 348 del 1967, di prorietà di un armatore di Varese, che nonostante si presenti come in origine necessiterà di alcuni interventi tra cui il rifacimento delle tappezzerie, dell’applicazione di alcuni inserti nel fondo in compensato marino e di un ciclo di verniciatura. Juki, che tornerà a navigare entro la fine del 2012, è motorizzato con un propulsore Chrysler Riva a 8 cilindri da 180 cavalli.

IL RESTAURO DI UN TIMOSSI E DI UN BRUNETTI

Tra i vari restauri in corso presso la Rosa dei Venti anche quello su un motoscafo Timossi del 1953 lungo 5,50 metri e su un motoscafo Brunetti lungo 4,80 metri. Il primo è stato recuperato nel 2009 dopo essere affondato a Laveno Mombello, sul Lago Maggiore, in seguito alla rottura della chiglia. Tra gli interventi previsti la riparazione delle fiancate, il rifacimento dei longheroni, delle serrette, delle ordinate e della chiglia con legno di pino da 14 millimetri di spessore. Il fondo verrà rifatto in compensato marino di mogano e sostituirà quello originale, un tempo composto da fascciame incrociato. Il Timossi monterà un motore Gray Marine da 120 cavalli. 
Il motoscafo Brunetti, costruito nel 1960 da un cantiere di Solcio specializzato nella realizzazione di lance a remi, è invece motorizzato con un fuoribordo da 40 cavalli. Tra i lavori previsti la rinvergatura del fondo con l’inserimento di listelli di pino. La barca tornerà a navigare entro l’estate del 2012.     

PREVENTIVI GRATUITI E BARCHE USATE
Il titolare Matteo Locati è giovane, entusiasta e sembra sappia bene ciò che fa. All’interno del suo cantiere ha organizzato i processi di lavorazione con metodo e rigore. Non vuole e non può permettersi di fare le cose improvvisate. Ecco perché chiunque desideri affidarsi a lui può preventivamente concordare tempi e modalità degli interventi. Lui stesso è a disposizione per visitare, anche a distanza, imbarcazioni da sottoporre a eventuale restauro. Una volta realizzato unpreventivo di spesa (gratuito) sarà lo stesso armatore che valuterà se affidare la commessa alla Nautica La Rosa dei Venti. Chi invece desiderasse acquistare una barca usata può visitare la struttura di circa 3.000 metri quadrati, poco distante dal cantiere, dove sono raccolte numerose imbarcazioni in attesa di essere rilevate. 

VISITA IL SITO

www.nauticalarosadeiventi.com
 
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