Le vele al terzo rappresentano il mezzo ideale per esplorare e conoscere la laguna di Venezia. Da oltre un ventennio sono anche diventate un mezzo per confrontarsi in mare in occasione di regate alle quali partecipano in media sempre oltre cinquanta imbarcazioni.


Di Paolo Maccione
 - Gennaio 2012

Silvio Testa con Paolo Maccione, direttore di BECSILVIO TESTA, L’AUTORE
Silvio Testa, classe 1948, nato a Venezia da genitori dalmati, è laureato in filosofia. Ha lavorato come giornalista professionista presso il Gazzettino di Venezia, con il quale ha promosso iniziative in sinergia con il WWF per il ripopolamento dei cigni nella laguna. Ha semprepraticato la voga alla veneta sulle imbarcazioni lagunari e su scafi armati con la vela al terzo. E’ stato consigliere di Italia Nostra epresidente della Canottieri Giudecca di Venezia tra il 1993 e il 1999. Nel 1995 ha ricoperto la carica di primo presidente di Pax in Aqua, il coordinamento delle società remiere e veliche della città costituitosi per riportare a un livello di maggiore civiltà e rispetto il traffico acqueo a motore, sfuggito di mano alle autorità. Tra i suoi incarichi quello didelegato provinciale della Federazione Italiana Canottaggio nei quadrienni olimpici 2000-2004 e 2004-2008. Appassionato velista ha effettuato numerose crociere in barca a vela soprattutto in Adriatico, in Grecia e Sicilia. Tra i suoi libri anche “La Canottieri Giudecca 1981-2011”, edito da Marsiglio Editori, nel quale ha raccontato trent’anni di vita di questa società sportiva.
 
Tradizioni e regate della vela al terzoIL LIBRO “TRADIZIONI E REGATE DELLA VELA AL TERZO”
Non è un manuale, ma un atto d’amore verso la tradizione strettamente legata alla conservazione della laguna di Venezia. Silvio Testa racconta la vivacità di questo mondo, composto da oltre trecento imbarcazioni armate con le caratteristiche vele al terzo che per almeno sei mesi l’anno animano i canali con regate e manifestazioni a loro dedicate. “Le nostre vele”, scrive il presidente dell’AVT (Associazione Vela al Terzo) Massimo Gin, “non sono mai tramontate del tutto e ora rinascono con nuovo vigore. La nostra associazione è oggi sicuramente il movimento di marineria tradizionale più attivo in Italia e con il più alto numero di soci”. 
Ed è in questo contesto che lo scrittore Silvio Testa affronta tutte le tematiche relative a un fenomeno che pare inarrestabile, dalla storia della laguna alla cantieristica veneziana, dalle origini della vela al terzo alle regate, dalla nascita dell’AVT alla descrizione di come è fatto un topo, un batèlo a pisso, una tartana o un bragozzo. Il suo è un libro del presente che racconta il presente, fatto di armatori che con passione e tenacia continuano a navigare su queste colorate imbarcazioni a fondo piatto. 

LE ILLUSTRAZIONI DI ALESSANDRO PAGNACCO
Il libro di Silvio Testa è corredato da numerose illustrazioni realizzate dal veneziano Alessandro Pagnacco. Nato a Venezia nel 1956, è diplomato all’Istituto d’Arte. Da oltre vent’anni è uno dei pilastri dell’Associazione Vela al Terzo, per la quale ha curato la realizzazione di una serie di manifesti tipologici dove ha descritto le caratteristiche costruttive, gli armi velici e la nomenclatura delle principali imbarcazioni tradizionali armate con vela al terzo. All’interno dell’Associazione ricopre la carica divicepresidente e direttore sportivo


LA SCHEDA DEL LIBRO

Tradizioni e regate della vela al terzo
Silvio Testa, Mare di Carta, pagine 223; Prezzo: 47 euro 

 
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