Chaplin 1974 Foto Maccione 1“Cutter Chaplin” è il libro che ripercorre la storia e le imprese veliche dell’imbarcazione in legno varata  nel 1974 dal famoso cantiere ligure Sangermani su progetto dello yacht designer triestino Carlo Sciarrelli. Lunga 16,75 metri, era stata commissionata dalla famiglia genovese Novi. Nel 2008, con una cerimonia presso lo Yacht Club Italiano di Genova, è stata donata alla Marina Militare per essere adibita all’istruzione velica dei cadetti. A bordo ha ospitato anche l’eroe della vela francese Eric Tabarly. Nel 2009 si è aggiudicata il prestigioso Panerai Classic Yachts Challenge e nel 2018 è diventata la barca di rappresentanza del Presidente della Repubblica. Il nome Chaplin? Non è quello del famoso attore con la bombetta e il bastone. Il ricavato della vendita del libro sarà devoluto alla residenza per disabili di Genova intitolata a Nucci Novi Ceppellini, la ex armatrice scomparsa nel 2008.

Di Paolo Maccione – Dicembre 2020
Fotografie di Paolo Maccione e Archivio storico
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CHAPLIN, DA YACHT PRIVATO A NAVE SCUOLA Cutter Chaplin la copertinaLa copertina del volume 'Cutter Chaplin'. Il ricavato della vendita viene devoluto a una residenza per disabili intitolata all'ex armatrice

Provate ad ammirare il mezzo scafo di Chaplin, la pinna di deriva e le forme sinuose delle linee d’acqua paiono quelle di un delfino ansioso di farsi accarezzare dalle onde. A questo scafo è dedicato il volume ‘Cutter Chaplin’, appena dato alle stampe, vero e proprio diario dei ricordi in grado di trasportare il lettore nella vita privata (poi diventata pubblica, anzi … militare) di una delle più classiche ed eleganti imbarcazioni del Mediterraneo. Il libro ripercorre la storia del cutter Marconi costruito in legno nel 1974 dal Cantiere Sangermani di Lavagna su progetto dello yacht designer triestino Carlo Sciarrelli. La barca, commissionato dalla famiglia genovese Novi, dopo innumerevoli regate e partecipazioni alle regate di vele d’epoca del Mediterraneo, nel 2008 è stata donata alla Marina Militare. Oggi, mantenuta in perfetta efficienza, viene adibita all’istruzione velica degli allievi ufficiali dell’Accademia Navale, dei sottufficiali e per iniziative veliche legate al sociale.

IL PROGETTO NUMERO 55 DI CARLO SCIARRELLI (… CON L’ASTERISCO)
Carlo Sciarrelli al winch di Chaplin
Il progettista Carlo Sciarrelli al winch di Chaplin in un'immagine d'epoca

Chaplin, varato il 23 agosto 1974 presso il cantiere ligure Sangermani di Lavagna (fondato nel 1896), è un Prima Classe IOR lungo 16,75 metri disegnato da Carlo Sciarrelli, architetto triestino autodidatta, ex dipendente delle Ferrovie dello Stato, scomparso nel 2006. Il progetto di Chaplin arriva 10 anni dopo quello di Aglaja del 1964, prima vera commessa di Sciarrelli che diede vita ad una carriera ultraquarantennale facendolo diventare uno tra i più ammirati, emulati e apprezzati yacht designer di scafi a vela dalle linee classiche. Le sue ‘poppe a cuore’, compresa quella di Chaplin, divennero una specie di “marchio di fabbrica”, nonostante egli stesso affermò che questa definizione sia stata frutto di un’invenzione giornalistica. Sui 137 progetti realizzati, quel tipo di poppa comparirà infatti in neanche 10 tavole progettuali. Le altre ‘poppe a cuore’ viste nei porti sembrerebbero essere frutto di repliche derivate da stampi spuntati fuori da chissà dove e magari realizzati senza corrispondere all’autore i diritti di replica. Nel 2003 Sciarrelli venne insignito dall’Università di Venezia della laurea honoris causa in Architettura. Il progettista era solito marcare con un asterisco i suoi migliori progetti e Chaplin, il disegno numero 55 da lui stesso definito “uno yacht di classe concepito per crociere e regate”, può vantarsi di appartenere a questa lista.    

IL NOME ‘CHAPLIN’ … NON È QUELLO DEL FAMOSO ATTORE
Nucci Novi Ceppellini lanima di Chaplin
Nucci Novi Ceppellini. Dal suo cognome, 'affettuosamente storpiato' in Ceplin, deriva il nome della barca
 
La realizzazione di Chaplin venne commissionata dai coniugi genovesi Giovanni Novi e Nucci Ceppellini. Giovanni Novi, Cavaliere del Lavoro classe 1935, broker marittimo, è stato per due mandati vicepresidente dello Yacht Club Italiano al fianco di Beppe Croce, poi dal 1987 al 1997 ha ricoperto il ruolo di presidente. Dal 2004 al 2008 è stato presidente dell’Autorità portuale di Genova. A lui il merito di essersi fatto promotore e fondatore della STA-I, la Sail Training Association Italia, nata nel 1996 a bordo dell’Amerigo Vespucci con lo scopo di diffondere tra i giovani la cultura della navigazione sulle tall ships. Ma la vera anima di Chaplin è sempre stata la consorte Nucci Novi Ceppellini, abile skipper, eccellente navigatrice e ottima organizzatrice. Impegnata nel mondo del sociale e della disabilità, ha ricoperto la carica di vicepresidente dello Yacht Club Italiano e per due mandati quadriennali quella di vicepresidente dell’ISAF (International Sailing Federation), la federazione mondiale della vela. Il nome Chaplin non è mai stato legato al famoso attore e cineasta scomparso nel 1977, bensì proprio a Nucci. Deriva infatti dalla “affettuosa storpiatura” del cognome Ceppellini, spesso chiamata con l’abbreviativo Cepelin … poi Ceplin … decisamente somigliante nella pronuncia al nome Chaplin. Nucci Novi Ceppellini è scomparsa il 15 febbraio 2008, quando era ancora vicepresidente in carica della vela mondiale e poco dopo l’affidamento di Chaplin alla Marina Militare.

RE, PRINCIPI E ANCHE ERIC TABARLY LEGATI ALLA STORIA DI CHAPLIN

Giovanni Novi con re Juan CarlosGiovanni Novi con il re Juan Carlos I di Spagna

Sotto la proprietà della famiglia Novi, Chaplin ha ospitato a bordo personaggi di fama come il mito della vela francese Eric Tabarly o l’industriale-velista Giorgio Falck, che a bordo “vietava” l’accensione del motore preferendo sempre la propulsione velica, anche durante gli accosti. Ma Chaplin divenne anche “il tramite”, in occasione di regate o incontri ufficiali, che consentì al Cavalier Novi di entrare in contatto con grandi personaggi quali re Juan Carlos I di Spagna, Gaston Defferre, ex Ministro degli Interni francese, il principe Alberto II di Monaco e Sir Edward Heath, primo ministro del Regno Unito dal 1970 al 1974.

LA DONAZIONE ALLA MARINA MILITARE
Lo spinnaker di Chaplin ITA 6217 Foto Maccione
Lo spinnaker di Chaplin, numero velico ITA 6217 (Foto P. Maccione)

L’11 gennaio 2008 con una cerimonia presso le banchine dello Yacht Club Italiano di Genova, alla presenza dell’Ammiraglio di Squadra Paolo La Rosa, Capo di Stato Maggiore della Marina in carica per il quadriennio 2006-2010, di Roberta Pinotti, Presidente della Commissione Difesa del Senato della Repubblica, della famiglia Novi e di autorità e soci del sodalizio ligure, a bordo di Chaplin viene ammainato il guidone dell’armatore e issato il tricolore della Marina Militare. Da quel momento è ufficializzata la donazione di Chaplin alla Marina. Una targa suggella e ricorda l’avvenuta iscrizione della barca nel naviglio della Forza Armata. A poppa non sarebbe più comparsa la sigla Y.C.I. (Yacht Club Italiano), bensì S.V.M.M. (Sport Velico Marina Militare).

LE INNUMEREVOLI REGATE, A BORDO ANCHE IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Chaplin 1974 in regata Foto Maccione 1
Chaplin in regata (Foto P. Maccione)

Da quando è stata varata, Chaplin ha partecipato a innumerevoli regate principalmente in Mar Tirreno e Costa Azzurra. Nel 1982 ha preso parte alla Middle Sea Race (il giro della Sicilia e Malta), nel 1977 ha vinto la Settimana delle Bocche a Porto Cervo, nel 1979 si è aggiudicata il Campionato Internazionale del Mediterrano Classi I.O.R.. A partire dal 1976, sempre sotto la proprietà Novi, ha partecipato a ben 16 edizioni della Giraglia, la famosa regata nata nel 1953, vincendo la 36esima edizione del 1988 in categoria A (Tolone-Giraglia-Sanremo, 243 miglia). Considerato l’anno di costruzione, il 1974, ha sempre potuto regatare nella Categoria ‘Yacht Classici’ (varo avvenuto tra il 1950 e il 1975) alle regate di vele d’epoca. Tra le partecipazioni quella al Trofeo Dipartimento Alto Tirreno, il Challenge Durand De La Penne, il Mariperman e le Vele d’Epoca nel Golfo a La Spezia, Le Vele d’epoca a Imperia, Porto Santo Stefano, Napoli, Gaeta, Porto Rotondo, la Monaco Classic Week, le Regates Royales di Cannes, Les Voiles d’Antibes (Francia), la Copa del Rey a Mahon (Spagna), la Settimana Velica Internazionale di Livorno, le Vele Storiche Viareggio, la Millevele di Genova. Dal 2018 è diventata la barca di rappresentanza per attività a favore del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha ospitato a bordo in Sardegna nel 2019 in occasione delle vacanze estive. 

2009, CHAPLIN VINCE IL PANERAI CLASSIC YACHTS CHALLENGE
Equipaggio Chaplin vincitore PCYC nel 2009 Foto Maccione
Cannes 2009, l'equipaggio di Chaplin vincitore del Panerai Classic Yachts Challenge, cat. 'Classici', al comando del CV Bruno Puzone Bifulco (Foto P. Maccione)

Dal 2008 Chaplin, dopo una serie di interventi di manutenzione e ammodernamento,  tra i quali la sostituzione dell’intero gioco di vele (ITA 6217), è stata assegnata al CVA, il Centro Vela d’Altura della Marina Militare, con base a Napoli. Nel 2009 ha preso parte ai raduni di Antibes, Napoli, Porto Rotondo e Cannes, oltre ad altri eventi fuori circuito (La Spezia, Marciana Marina e Montecarlo). Proprio in Francia, in occasione delle Régates Royales di Cannes, al comando del Capitano di Vascello Bruno Puzone Bifulco, anche Direttore dell’Ufficio Sport/Vela della Marina, si è aggiudicata il prestigioso Panerai Classic Yachts Challenge (Pcyc) nella categoria ‘Yacht Classici’. Nel 2010 è tornata al Pcyc, dove si è piazzata seconda.

A 17 NODI ALLA GIRAGLIA DEL 2012 CON IL CAPO DI STATO MAGGIORE
Amm. Binelli Mantelli a Gaeta nel 2012 Foto Maccione
L'ex Capo di Stato Maggiore della Marina, Amm. Luigi Binelli Mantelli, a Gaeta nel 2012 accanto a Chaplin (Foto P. Maccione)

Chaplin è tornata alla Giraglia nel 2012 con a bordo il Capo di Stato Maggiore Ammiraglio di Squadra Luigi Binelli Mantelli, classificandosi al 5° posto nel Gruppo ORC A. In questa occasione, come raccontato dal Comandante Bruno Puzone Bifulco,  “ … l’Ammiraglio Mantelli, amante della vela e molto affezionato a Chaplin, in navigazione ha dimostrato come non vi sia differenza tra un Capo di Stato Maggiore e un marinaio. Ha vissuto con noi la vera vela, dormendo a barca sbandata sui materassi in quadrato e senza riservarsi alcun trattamento di favore”. La velocità media raggiunta dal cutter della Marina Militare è stata di circa 10 nodi. Nel tratto di mare compreso tra St. Tropez e la Giraglia, con al timone il Sottocapo di Stato Maggiore della Marina Ammiraglio Maurizio Gemignani, anch’egli a bordo, Chaplin ha toccato i 17,5 nodi di velocità al traverso-lasco, andatura nella quale ha potuto esprimere la massima potenza. In quella occasione lo spinnaker pesante, esploso per vetustà, era stato poi sostituito con un gennaker.

IN CANTIERE DA VALDETTARO
Chaplin al Cantiere Valdettaro nel 2019 Foto Maccione
Chaplin al Cantiere Valdettaro (Le Grazie di Portovenere). Al centro il Comandante, il Capitano di Fregata Angelo Bianchi. Alla sua sinistra il Cavaliere Giovanni Novi, Ugo Vanelo titolare del Cantiere Valdettaro, Luca Erba, Direttore Marketing del cantiere, il Nostromo della Marina Michele Renna. A destra del Comandante Bianchi sono presenti Davide Gazzarini, capocantiere di Valdettaro, e un amico. (Foto P. Maccione)

Da diverse stagioni Chaplin naviga al comando del Capitano di Fregata Angelo Bianchi, che l’ha condotta in regata in numerose occasioni. Nel libro egli riporta alcuni ricordi e racconti legati a Chaplin. Nel 2019 la barca ha sostato presso il Cantiere Valdettaro di Le Grazie, nel Golfo della Spezia, per una serie di interventi di manutenzione. Insieme a lei erano presenti in cantiere altre tre glorie a vela della Marina Militare: Artica II del 1956, Capricia del 1963 e Gemini del 1983. È stata forse la prima volta che in uno stesso cantiere fossero presenti contemporaneamente quattro unità a vela storiche della Marina Militare. In quella occasione Chaplin è stata sottoposta a lavori di carenaggio, lucidatura dello scafo e messa in opera di un nuovo pagliolato in legno di faggio filettato paduk, essenza legnosa di colore rossastro di provenienza africana. Oggi Chaplin veleggia verso il mezzo secolo di vita, confermando la validità del legno come eccellente materiale per la costruzione navale.

LA SCHEDA DEL LIBRO, IL RICAVATO A UNA RESIDENZA PER DISABILI
Il quadrato di Chaplin
Il quadrato di Chaplin. A bordo sono presenti tre cabine doppie e una quarta cabina/cala vele a prua. 

CUTTER CHAPLIN
di Giovanni Novi e autori vari
Editore: Tormena – Genova (www.tormena.it)
Anno: 2020
Formato: 24 x 30
Pagine: 130 
Prezzo: 35,00 Euro
La Residenza per disabili, intitolata a Nucci Novi Ceppellini, è un centro di degenza residenziale e di riabilitazione in viale Teano 10, a Genova Quarto. Il ricavato della vendita di questo libro, dedotti i soli costi di stampa, sarà devoluto all’Associazione Fa.Di.Vi. e Oltre Onlus, grazie al cui impegno la Residenza è nata nel 2009.

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