Da trent’anni Silvia Scarpellini, toscana di nascita e ligure di adozione, realizza quadri con la tecnica dello sbalzo su lastre di rame. Da oltre un decennio si è specializzata in opere raffiguranti la marineria tradizionale, ispirandosi alle barche d’epoca ormeggiate dove vive, l’incantevole borgo ligure di Le Grazie vicino a Portovenere. Per realizzare una singola opera spesso bisogna girare e rigirare il sottile foglio di rame anche 10.000 volte, tenendo ben presente che ogni errore non potrà mai più essere corretto.
Di Paolo Maccione – Aprile 2013
Fotografie di Paolo Maccione e Archivio Silvia Scarpellini
Silvia Scarpellini (2)CHI E’ SILVIA SCARPELLINI?
Silvia Scarpellini nasce il giorno di Ferragosto del 1966, ‘rigorosamente’ a Lucca per espresso volere della mamma che desiderava mantenere e tramandare i natali di famiglia in terra toscana. Dopo il diploma al Liceo Artistico di Carrara frequenta la facoltà di Informatica a Pisa, che non completa per impiegarsi nell’azienda di famiglia, specializzata nella creazione di marchi aziendali. Seguono anni ‘senza fiato’, durante i quali si occupa del rinnovo di locali commerciali, di progettazione di interni, della produzione di manufatti in ceramica e mosaici da calpestio e decorativi oltre alla realizzazione di trompe l’oeil murali, su vetro e stoffa. Il tutto inframmezzato da corsi professionali in graphic design frequentati a Philadelphia e San Francisco e dalla nascita, avvenuta nel 1992, della figlia Deborah. Ha sempre abitato in provincia della Spezia dove, come ricorda lei stessa, "... non è mai mancata una barca di famiglia per scoprire le bellezze del Golfo dei Poeti".

 
GLI ‘SBALZI DI MARE’
Dall’età di 16 anni Silvia Scarpellini si dedica alla realizzazione di sbalzi su lastre di metallo, un’arte orafa che fa sua senza avere ricevuto insegnamenti preventivi. L’ispirazione le proviene dopo avere osservato le maschere degli Inca. Si tratta di una rappresentazione in ‘due dimensioni e mezzo’ in cui la mezza dimensione, la profondità, è un’illusione ottica, una correzione eseguita dai nostri occhi. L’essere nata con la matita in mano, il primo concorso di disegno lo ha vinto quando aveva otto anni, le facilita il compito. Silvia lavora su sottili lastre di metallo duttile come l’ottone, l’acciaio ricotto, ma soprattutto il rame, un metallo meno nobile, ma comunque pregiato e ricercato. E’ lo stesso materiale con il quale tanto tempo fa si fasciava l’opera viva dei velieri e delle imbarcazioni, per proteggerle dalle teredini che aggredivano il fasciame in legno con il quale erano costruite. Il nome ‘Sbalzi di Mare’, come nome e conio della sua attività, nasce nei primi Anni Duemila e sembra essere (decisamente) il più appropriato.


PalombariI SOGGETTI
I primi soggetti realizzati da Silvia Scarpellini sonofiori e nature morte. Successivamente, stimolata dalla vista di meravigliose imbarcazioni d’epoca che vedeva quotidianamente, si innamorerà dei temi legati alle tradizioni marinaresche. Lavora su commissione realizzando sbalzi per gli armatori e i comandanti di scafi d’epoca come DevaOrion,Black SwanSylviaMeltemiJavelin e La Signora del Vento. Spesso si concentra sui dettagli e l’attrezzatura di bordo come bitte, gallocce, bozzelli, redance in legno (i bertocci), campane, cime di canapa e paglietti. Tramite il curatore Gallerista e Mercante d’arte Sonia Maggi, inizia ad esporre in Versilia. Realizza anche una delicatissima opera su rame raffigurante il Re dell’Arabia Saudita ed altri ritratti d’importanza socio-culturale e politica. Recentemente si è dedicata ad un’altra tematica, le auto d’epoca come Ferrari, Jaguar, Triumph, Mercedes, che nel 2012 le hanno consentito di esporre alla Fiera Autoclassica di Milano.

LA TECNICA DI ESECUZIONE
Come nasce uno ‘sbalzo di mare’? "Tutto parte da un servizio fotografico a 360 gradi del soggetto che si vorrà rappresentare", racconta Silvia, "poi lo si riporta per tracce sul retro della lastra". "Bisogna ragionare al contrario, a rovescio", ricorda, "come osservare il mondo da un punto di vista ... che non esiste". La visione sulla quale si lavora è quella dall’interno, ciò che verrà spinto all’infuori sarà ciò che verrà visualizzato. Anche nel bassorilievo si fa emergere un soggetto dalla materia, però scartando quella che non serve. Nello sbalzo invece non vi è scarto. Il processo è lento, si crea da dietro, si gira e si guarda. Ogni volta che si lavora su una lastra di dimensioni 30x40 la si gira circa10.000 volte. Un errore non è mai rimediabile, ogni dettaglio spinto fuori non potrà più tornare dov’era. "La difficoltà", continua Silvia, "consiste nel suddividere la realtà in piani paralleli e saperla leggere al contrario. Tra le immagini più difficili da realizzare ci sono le forme ovali, ad esempio il timone di una barca ripreso da un’angolazione non frontale. Ogni sbalzo finito è un pezzo unico, non replicabile". Piccoli sbalzi possono anche diventare marchi per piccole scatole portagioie o pregiati complementi di arredamento. 

Coperta barcaLE OPERE E LE ESPOSIZIONI
Fino a oggi Silvia Scarpellini ha realizzato circa 200 opere. Le dimensioni vanno da un minimo di 10x10 a un massimo di 30x40 centimetri. L’artista ha esposto in occasione di numerosemostre e manifestazioni, tra cui "Vespucci in piazza" a Cadimare, il raduno di barche d’epoca "Sulla Rotta di Imperia" organizzato alle Grazie, la "Festa della Marineria" della Spezia. Ha inoltre presenziato in occasione di mostre collettive e personali organizzate a Viareggio, Porto San Giorgio, Milano, Portovenere, Recco, Forte dei Marmi e Sanremo. I costi delle opere vanno da poche centinaia a oltre 2000 euro, anche se il valore economico di ogni singolo sbalzo di mare non rispecchierà mai il numero di ore occorso per realizzarlo.
Ma Silvia si rivela anche un’artista poliedrica. Per fare un esempio, nel suo studio alle Grazie lavora accanto a una lampada decisamente originale, da lei realizzata impilando pezzi di legno portati dalla corrente sulla spiaggia, fatti asciugare e essiccare, poi profumati con alcune essenze. 
Ogni nuovo oggetto è realizzato con estro e fantasia, ingredienti indispensabili per catturare l’attenzione dell’osservatore ed emozionarlo. 

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www.sbalzidimare.jimdo.com
 
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