Chaplin Allievi Accademia Navale Foto MaccioneChaplin, yacht a vela del 1974 della Marina Militare, ha vinto la prima edizione della veleggiata “Ritorno a Capraia” per vele d’epoca, classiche e tradizionali. Seconda classificata Gemini del 1983, anch’essa della Marina Militare. A causa delle difficili condizioni meteomarine Margaret del 1926 ha rotto l’albero, mentre il cutter Ilda ha dovuto abbandonare la competizione. Tra le partecipanti anche la goletta in acciaio Rosie Probert Too, autrice in passato di un giro del mondo.

Di Paolo Maccione – Giugno 2019
Fotografie di Paolo Maccione  

LA MARINA MILITARE VINCE LA PRIMA VELEGGIATA IN CAPRAIAChaplin Veleggiata Capraia 2019 Foto MaccioneChaplin, cutter bermudiano lungo 16,75 metri costruito dal cantiere ligure Sangermani su progetto del triestino Carlo Sciarrelli, donato nel 2008 dalla famiglia genovese Novi alla Marina Militare, ha vinto la prima edizione della veleggiata “Ritorno a Capraia” svoltasi lo scorso 15 giugno lungo le 27 miglia che separavano il Marina Cala de’ Medici di Rosignano Solvay (LI) dall’isola di Capraia. Chaplin ha completato il percorso in 3 ore, 54 minuti e 26 secondi. Seconda classificata Gemini del 1983, sloop bermudiano in legno costruito dal cantiere De Cesari su progetto di Andrea Vallicelli, il “papà” di Azzurra, anch’esso appartenente allo Sport Velico della Marina, cha ha impiegato 4 ore, 18 minuti e 55 secondi. Infine la goletta Rosie Probert Too, giunta a destinazione dopo oltre 6 ore di mare. La veleggiata, organizzata dall’AIVE Associazione Italiana Vele d’Epoca, dalla delegazione della Lega Navale Italiana di Capraia Isola e con il supporto dello Yacht Club Cala de’ Medici, era disciplinata unicamente dalle norme internazionali per evitare gli abbordi in mare, senza l’obbligo di presentazione di un certificato di stazza e con l’espresso divieto di utilizzare vele volanti (spinnaker, gennaker, carbonera, ecc.). Difficili le condizioni meteomarine, con vento di maestrale fino a 20 nodi e onda formata che hanno provocato il disalberamento di Margaret e il ritiro del cutter Ilda del 1946. In serata, sull’isola, si è svolta la premiazione e la cena equipaggi, alla presenza del presidente della LNI Capraia Giunto Canigiani, del rappresentante AIVE, il Consigliere Carlo De Thierry, e di Enzo Meucci, presidente LNI di Pisa, che ha cooperato nell’organizzazione della veleggiata e svolto funzioni vicarie per il presidente AIVE Pier Maria Giusteschi Conti.

MARGARET SPEZZA L’ALBEROMargaret 1926 disalberata Foto MaccioneMargaret, un classe 8 Metri S.I. (Stazza Internazionale) del 1926 dell’armatore pistoiese Giulio Baldi (la barca è lunga in realtà 14,31 metri), dopo circa 13 miglia dalla partenza procedeva di bolina con mure a dritta, un metro e mezzo d’onda e circa 18 nodi di vento. Improvvisamente un’onda ha strappato una volante. Nonostante l’armatore abbia tentato di raggiungere il letto del vento per alleggerire il carico sull’albero, una successiva onda ne ha provocato la rottura. L’albero, lungo circa 18 metri e realizzato in legno di spruce, si è spezzato all’altezza della prima crocetta. L’equipaggio, composto anche dal viareggino Fabrizio Del Dotto e dal pisano Alessandro Arnò, non si è perso d’animo e una volta districata la ragnatela di cavi, manovre e cime è riuscito a riportare la barca in assetto di navigazione e a raggiungere a motore il Marina Cala de’ Medici. Una volta all’ormeggio l’armatore Baldi, che non si è mai perso d’animo, ha inusualmente stappato una bottiglia di Brunello di Montalcino quale buon auspicio per il futuro. L’albero verrà presto ricostruito. 

I CADETTI DELLA MARINA, DALLA VELEGGIATA ALL’AMERIGO VESPUCCIEquipaggi Marina Militare Foto MaccioneIn occasione della veleggiata, a bordo di Chaplin e Gemini, comandate rispettivamente dal Capitano di Fregata Angelo Bianchi e dal Sottotenente di Vascello Arturo Laudato, si sono imbarcati 6 allievi e 2 allieve della prima classe dell’Accademia Navale di Livorno iscritti ai corsi del Genio Navale, Sanitario, Stato Maggiore e Commissariato. Per loro si è trattata di un’importante esperienza formativa di vela d’altura dopo tanti mesi trascorsi sui banchi di scuola. Tutti si sono alternati al timone e alle manovre, spesso consigliati dall’esperto Nostromo della Marina, il Luogotenente Michele Renna. Il prossimo 30 giugno i cadetti si imbarcheranno sull’Amerigo Vespucci per una campagna addestrativa della durata di 73 giorni che da Livorno li porterà a navigare fino in nord Europa. In questa occasione la nave scuola più bella del mondo, oggi comandata dal Capitano di Vascello Stefano Costantino, parteciperà dall’8 all’11 agosto a Rostock, in Germania, alla Hanse Sail, raduno internazionale di tall ships.    

“ROSIE PROBERT TOO”, LA GOLETTA DEL GIRO DEL MONDORosie Probert Too 1981 Foto Maccione 6Tra le imbarcazioni partecipanti alla prima edizione della veleggiata “Ritorno a Capraia” anche il ‘modern classic’ Rosie Probert Too, una goletta a strallo lunga 16,75 metri, costruita in acciaio nel 1981 dal cantiere CCYD (Costruzioni Charter Yacht Diporto) di Venezia Mestre su progetto di Giorgio Zamichieli e G. Franco Padoan. Commissionata dalla nota attrice Lea Padovani, nei primi anni Ottanta ha compiuto il periplo del globo. In epoca recente è appartenuta all’ex ministro Roberto Maroni e ora viene impiegata per il charter al comando del giovane skipper toscano Gianluca Battaglia. La barca si è dimostrata potente e sicura in alto mare, grazie al dislocamento medio-pesante e alla possibilità di regolare con facilità le tre vele di bordo, di cui due rollabili. Oggi Rosie Probert Too, dal nome del personaggio di un radiodramma al quale l’attrice Padovani si era appassionata, si prepara ad affrontare l’imminente stagione velica e non è esclusa la sua partecipazione ad altri eventi legati al mondo della vela classica.

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