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Vera Mary 1932 Foto Maccione 1Anche quest’anno la presenza di imbarcazioni d’epoca e classiche continua a rappresentare una costante all’interno del Cantiere Valdettaro alle Grazie di Porto Venere, fondato nel 1917. Dopo un lungo restauro è pronta a navigare Vera Mary, la goletta aurica del 1932 che Re Giorgio V d’Inghilterra donò al suo skipper. Gli spazi e le attrezzature del cantiere stanno invece favorendo la ristrutturazione di Corsaro II, lo yawl del 1960 impiegato per l’addestramento degli allievi ufficiali della Marina Militare. Importanti interventi di ebanisteria hanno interessato una parte dell’attrezzatura velica del brigantino goletta Nave Italia. Il cantiere è inoltre coinvolto nell’organizzazione della manifestazione “Vele d’Epoca dell’Alto Tirreno – Trofeo Valdettaro”, in programma alle Grazie dal 24 al 26 maggio 2024.

Di Paolo Maccione – Marzo 2024 
Fotografie di Paolo Maccione

CANTIERE VALDETTARO, IL VIDEO YOUTUBE

  

IL RITORNO IN MARE DI “VERA MARY” 

Vera Mary 1932 Foto Maccione 2Il pozzetto con la timoneria "all'americana" della goletta Vera Mary (Foto P. Maccione)

Alessio Donno Dir. Operat. Valdettaro Foto MaccioneAlessio Donno, Direttore Operativo del Gruppo Valdettaro, a bordo di Vera Mary (Foto P. Maccione)

Dopo un lungo e importante restauro siamo felici di annunciare il ritorno in mare di Vera Mary, la goletta aurica del 1932 che Re Giorgio V d’Inghilterra acquistò per donarla a Sir Philip Hunloke, suo istruttore di vela nonché skipper dello yacht reale Britannia e Commodoro del Royal Yacht Squadron”. Alessio Donno, Direttore Operativo del Gruppo Valdettaro, descrive così la rinascita di una delle più belle golette oggi in circolazione. Lunga 22 metri, è stata costruita presso il cantiere inglese Berthon Boat Company di Lymington su progetto di J.M. Soper. Dopo avere navigato nel Solent, Vera Mary è arrivata in Mediterraneo e ha fatto base sia a Sanremo che a Cannes, in Costa Azzurra. Agli inizi degli anni Novanta era stata già sottoposta a un primo restauro presso il cantiere inglese Hamble Yacht Service e nel 1991 ha regatato alla Nioularge di Saint Tropez. Nel 2017 è arrivata al Cantiere Valdettaro proveniente dalla Germania e da quel momento si è intervenuti sul fasciame in legno di teak, sull’ossatura e sui madieri in acciaio, cui è seguita la ricostruzione degli arredi interni e la posa di una nuova coperta anch’essa in teak. Oggi Vera Mary è pronta a prendere il mare per partecipare ai più importanti raduni di vele d’epoca del Mediterraneo.

IL RESTAURO DI “CORSARO II” DELLA MARINA MILITARE 
Corsaro II Marina Militare 1960 Foto Maccione 1
Corsaro II della Marina Militare all'interno di uno dei capannoni del Cantiere Valdettaro alle Grazie di Porto Venere (Foto P. Maccione)

Corsaro II è una delle più storiche imbarcazioni della Marina Militare, da sempre adibita alla formazione pratica degli allievi ufficiali dell’Accademia Navale. Lunga circa 21 metri, è stata varata nel 1960 presso il Cantiere Costaguta di Genova Voltri su progetto dello studio newyorchese Sparkman & Stephens. Primo comandante di questo yawl bermudiano, che in passato ha regatato in Atlantico, Pacifico, sud America, Australia e nord Europa, è stato l’eroe della vela Agostino Straulino, che nel 1961 ricopriva il grado di Capitano di Fregata. Lungo e importante il restauro in corso presso il cantiere Valdettaro, che sta mettendo a disposizione della ditta Moroni preposta all’esecuzione dei lavori una serie di servizi, dall’installazione dei ponteggi perimetrali alla movimentazione dello scafo alle operazioni di sbarco/imbarco dei motori di bordo.  

Corsaro II Marina Militare 1960 Foto Maccione 2Il calafataggio delle tavole di fasciame di Corsaro II (Foto P. Maccione)

Tra gli interventi su Corsaro II la posa di circa il 30% del nuovo fasciame in mogano e del 40% delle ordinate in lamellare di acacia, la sostituzione dei perni dei madieri in bronzo silicio, il rifacimento del calafataggio con circa 3 chilometri di cotonina e la nuova gommatura della coperta. Seguirà l’installazione degli impianti elettrico/idraulico, il rimontaggio degli interni e dell’attrezzatura di coperta. L’albero, composto da due parti in alluminio innestate tra loro, è stato sabbiato e verniciato. Oggi il comando di Corsaro II è affidato al Capitano di Corvetta Giuseppe Valente, già Capo Servizio Marinaresco di Nave Amerigo Vespucci dove coordinava il lavoro dei circa 100 nocchieri di bordo preposti alle manovre veliche.
Corsaro II Marina Militare 1960 Foto Maccione 3Gli interni di Corsaro II (Foto P. Maccione)

IN FALEGNAMERIA SI LAVORA PER IL BRIGANTINO “NAVE ITALIA” 

Picco di Nave Italia Foto MaccioneIl picco della randa aurica del brigantino goletta 'Nave Italia' (Foto P. Maccione) 

La falegnameria del cantiere Valdettaro ha in corso d’opera il ripristino degli ammaloramenti di una parte dell’attrezzatura velica di Nave Italia, il brigantino-goletta lungo 61 metri varato in Polonia nel 1993, dal 2007 in uso alla Fondazione Tender To Nave Italia per progetti educativi con a bordo personale della Marina Militare. L’ebanista Daniele Pollastro sta intervenendo sul picco della randa aurica dell’albero di maestra. Sul picco in legno di abete, lungo circa 10 metri, sono state effettuate le classiche operazioni di rinvergatura, ovvero l’inserimento nelle fessurazioni dell’albero di listelli in legno di douglas e pitch pine, opportunamente sagomati e incollati con resine epossidiche. In questo modo vengono ripristinate rigidità, robustezza e funzionalità. Coinvolto nei lavori di falegnameria anche il giovane Gabriele Bernasco, classe 2006, studente della scuola di formazione professionale Cisita della Spezia nonchè nipote del bisnonno Alessandro Valdettaro. Gabriele si sta rivelando una vera promessa nel settore del restauro delle imbarcazioni in legno e ha già avuto modo di dimostrare le proprie capacità in occasione del recupero di Nella, lancia a remi vincitrice nel 1933 del Palio del Golfo.

LE VELE D’EPOCA DELL’ALTO TIRRENO, NASCE IL “TROFEO VALDETTARO” 
Le Grazie di Porto Venere Foto Maccione
Il borgo ligure delle Grazie, dove dal 24 al 26 maggio si svolgerà il raduno "Le Vele d'Epoca dell'Alto Tirreno - Trofeo Valdettaro" (Foto P. Maccione)

Equipaggio Corsaro II Foto Maccione
L'equipaggio di Corsaro II con al centro il Capitano di Corvetta Giuseppe Valente, comandante dell'unità. La Marina Militare ha sempre partecipato con le sue barche storiche ai raduni di vele d'epoca (Foto P. Maccione)

Da quest’anno il Cantiere Valdettaro sarà coinvolto nel raduno di imbarcazioni d’epoca denominato Le Vele d’Epoca dell’Alto Tirreno – Trofeo Valdettaro”, dice Marco Maggiani, project manager del Gruppo Valdettaro. Si tratta di un evento organizzato da Marina Nord Se.Ve. Spezia, Cantiere Navale Valdettaro e dalla Federazione Italiana Vela (FIV), che ne demanda l’organizzazione in mare all’affiliata Asd Forza e Coraggio delle Grazie di Porto Venere col supporto dell’Associazione Italiana Vele d’Epoca (AIVE), del Comitato Internazionale del Mediterraneo (CIM), dell’Associazione Vele Storiche Viareggio e della Lega Navale Italiana sezione della Spezia. Venerdì 24 maggio avverrà l’arrivo delle imbarcazioni. Previste due giorni di regate: sabato 25 e domenica 26 maggio con la cena equipaggi di sabato sera presso il Cantiere Navale Valdettaro. A cornice dell’evento, l’Associazione Vela Tradizionale organizzerà una veleggiata di vele latine, denominata “Trofeo del Marinaio”, dove sono previste non meno di 20 imbarcazioni con equipaggi provenienti da tutt’Italia. Regista di tutte le attività continua ad essere l’inossidabile Ugo Vanelo, titolare del Gruppo Valdettaro che ha sempre promosso e sostenuto le tradizioni storiche di questa realtà.

INFORMAZIONI 
www.valdettaro.it

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