E’ stata da poco pubblicata la seconda edizione di un volume dedicato interamente alla storia della gru galleggiante ‘Langer Heinrich’, realizzata in Germania nel 1915. Nel 2002 il Ministero per i Beni e le Attività Culturali l’ha dichiarata di interesse storico e archeologico-industriale. Oggi questo (quasi centenario) capolavoro della meccanica, ancora operativo, fa base a Genova in calata Boccardo.
Di Paolo Maccione – Aprile 2013
Fotografie p.g.c. Archivio Langer Heinrich
TRE MACRO CAPITOLIStoria, tecnologia e conservazione. Sono questi i tre maxi capitoli che raccontano tutto quello che c’è da sapere sulla gru galleggiante Langer Heinrich del 1915. Dalle origini alla tipologia costruttiva, dai recuperi agli allestimenti compiuti, dall’arrivo a Genova agli interventi manutentivi e conservativi effettuati in epoca recente. Nulla viene tralasciato in questo testo di piacevole lettura che analizza fino nel dettaglio le particolarità di questo capolavoro della meccanica classica. Tra i curatori di questa seconda edizione la dottoressa Alberta Chierichetti, esperta di processi editoriali e di formazione manageriale, e l’architetto Guido Rosato, funzionario presso la Soprintendenza Patrimonio Storico Artistico Etnoantropologico della Liguria (PSAEL), autore dei testi dedicati alla storia e alla conservazione della Langer Heinrich. Un’appendice raccoglie brevi storie e caratteristiche di altri pontoni, sottolineando come oggi sia conservato un numero limitato di gru galleggianti, costruite tra il 1905 e il 1941 e dislocate dalla Germania a Panama, da Trieste alla Nuova Zelanda.
LE CARATTERISTICHE
La gru galleggiante Langer Heinrich, ex Maestrale, è stata costruita in acciaio nel 1915 presso il cantiere A.G. Weser di Bremerhaven, in Germania, su progetto della Deutsche Maschinenfabrik AG di Duisburg (DEMAG). E’ lunga 47,97 metri, larga 30,46 metri, alta sull’acqua 4,99 metri, con un’immersione massima di 3,18 metri e una velocità di 4 nodi. La portata di carico va 250 tonnellate a 18 metri di sbraccio da murata a 20 tonnellate a 58,4 metri di sbraccio da murata.
La tuga in coperta e i due locali sottocoperta ospitano gli alloggi del Comandante, del Direttore di Macchina, del Gruista, dei Tecnici e dei marinai. La classificazione RINA (Registro Italiano Navale) è stata effettuata nel 1986. Nel corso degli anni Duemila la gru ha subito un approfondito restauro compiuto dal cantiere Gardella Gino. Il 23 ottobre del 2002 la Soprintendenza Regionale per i Beni e le Attività Culturali della Liguria ha decretato che la gru, di interesse storico e archeologico-industriale, venga dichiarata di interesse storico e artistico particolarmente importante e, come tale, l’ha sottoposta a tutte le disposizioni di tutela. L’attuale armatore della Langer Heinrich, che batte bandiera italiana, è la SO.GE.I S.r.l. di Genova.
L’ARMATORE: “ASSOLUTA INDIFFERENZA DELLE ISTITUZIONI”Il genovese Alessandro Zamponi è l’armatore e amministratore unico della società che gestisce la gru galleggiante Langer Heinrich. Nella presentazione del libro, oltre a raccontare i grandi sacrifici compiuti per potere conservare questo bene, denuncia il “rammarico nel constatare che la tenacia e la professionalità con cui si è portato avanti questo progetto si sono scontrate con l’assoluta indifferenza delle Istituzioni che man mano si sono succedute alla guida della città”. Conclude aggiungendo che la pubblicazione di questa seconda edizione del libro vuole essere dimostrazione che ancora crede nelle potenzialità della Langer Heinrich e nella sensibilità delle istituzioni.
Anche Barche d’Epoca si unisce a questo appello, affinchè un siffatto patrimonio di storia e di cultura possa essere adeguatamente valorizzato.
LA SCHEDA DEL LIBRO
Langer Heinrich
dal 1915 a oggi – storia, tecnologia e conservazione
A cura di Guido Rosato e Alberta Chierichetti
Presentazione di Alessandro Zamponi
Sagep Editori (www.sagep.it) - 2012
Pagine 111
Prezzo 25 Euro
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