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È stato finalmente pubblicato il volume Navis 5, che raccoglie i trentanove atti del II Convegno di Archeologia, Storia e Etnologia Navale svoltosi nell’aprile 2012 presso il Museo della Marineria di Cesenatico. Il Convegno, che si tiene con cadenza quadriennale, offre una panoramica complessiva sullo stato delle scoperte, delle indagini e degli studi che si sviluppano in Italia nei diversi settori di ricerca afferenti alle tre principali tematiche in cui si suddividono i lavori: archeologia navale, storia navale ed etnologia navale.
 
Di Stefano Medas – Ottobre 2014
Fotografie Archivio Barche d’Epoca e Classiche

 

Il Barchet di Cesenatico Foto MaccioneIL CONVEGNO: SCOPERTE, STUDI, TECNICA E STORIA
Il Convegno Nazionale di Archeologia, Storia e Etnologia Navale è organizzato congiuntamente dall’Istituto Italiano di Archeologia e Etnologia Navale e dal Museo della Marineria di Cesenatico. Ha cadenza quadriennale e il suo scopo è quello di offrire una panoramica complessiva sullo stato delle scoperte, delle indagini e degli studi che si sviluppano in Italia nei diversi settori di ricerca afferenti alle tre principali tematiche in cui si suddividono i lavori: archeologia navale, storia navale ed etnologia navale.
In questo volume, dedicato al compianto amico e collega Alvise Chiggiato, già socio fondatore e primo presidente dell’Istituto, sono contenuti trentanove articoli e sedici poster, che spaziano sui più diversi argomenti: scoperte di nuovi relitti, studi e approfondimenti su relitti già noti, studi sull’attrezzatura navale, sull’iconografia, sulle fonti storiche, sulle tecniche costruttive, sulla storia della navigazione marittima e nelle acque interne, sulle tradizioni marinaresche, sulla conservazione del patrimonio archeologico ed etnologico, su quella della cultura materiale e immateriale legata al mondo della marineria, sui musei e sul restauro. Un nucleo specifico di lavori è dedicato alle imbarcazioni monossili.
 
Il Marin FalieroSEGNALI INCORAGGIANTI IN ITALIA
Dal punto di vista cronologico, i contributi spaziano dalla preistoria all’età greco-romana, dall’epoca tardo-antica al medioevo, dall’età moderna a quella contemporanea, per giungere fino al secolo scorso e ai nostri giorni con i temi legati all’etnologia e alla museografia. Come già previsto nella precedente edizione, inoltre, viene ospitato un contributo di colleghi stranieri, destinato ad aprire una finestra su quanto accade al di fuori del nostro Paese. In occasione del Convegno del 2008 era stata la volta della Spagna, mentre in quello del 2012 è toccato alla Croazia.
L’interesse per la marineria, nella sua prospettiva storica, archeologica e antropologica, sta riscuotendo anche in Italia un progressivo incremento che, tuttavia, nonostante il pionieristico e valentissimo avvio di mezzo secolo fa, resta ancora molto arretrato rispetto a quanto accade, per esempio, nei paesi dell’Europa settentrionale, dove la storia e la cultura marinaresche hanno assunto un significato davvero incisivo.
Eppure, nonostante tutto, anche dai nostri litorali giungono segnali interessanti. Questo volume e il luogo stesso in cui si è tenuto il convegno ne sono in qualche modo una conferma.
 
LA CULTURA (ANCHE QUELLA NAVALE) … È UNA RICCHEZZA
Scafo tradizionale dell'Adriatico Foto MaccioneCome già per il primo incontro del 2008, infatti, anche l’appuntamento del 2012 si è svolto presso il Museo della Marineria di Cesenatico che, primo tra tutti e in una forma ancora molto diversa da quella attuale, fin dagli anni Settanta del secolo scorso intraprese un coraggioso percorso di salvataggio e di recupero del valore storico e culturale di una marineria tradizionale già avviata verso la sua definitiva scomparsa. Un lavoro costante, tenace. E i risultati si vedono. Risultati tra cui va certamente incluso il consolidato sodalizio tra il Museo e l’Istituto che, non a caso, ha proprio qui la sua sede operativa.
Pensare che il convegno e i suoi atti rappresentino soltanto un appuntamento destinato a studiosi e appassionati del settore sarebbe una considerazione riduttiva. Infatti, le ricadute che queste iniziative assumono in senso generale sul territorio e sull’intero Paese dimostrano come la valorizzazione del patrimonio storico, archeologico ed etnografico marinaresco siano, in realtà, un fenomeno di ampio respiro, con effetti assolutamente positivi sull’immagine e sul patrimonio dell’intero territorio nazionale, ricchissimo anche in questi contesti. Ci aiuta a ricordare che navi, barche, navigazione e genti di mare sono state e sono la nostra storia, il nostro passato e il nostro futuro; che l’economia non passa soltanto attraverso le quadrature di bilancio e i tagli alla spesa; che la cultura, in tutti i suoi aspetti, rappresenta per l’Italia una risorsa imprescindibile, una ricchezza che le istituzioni centrali e locali hanno il dovere di salvaguardare, nonostante tutto. Anzi, siamo convinti che proprio dalla cultura possa partire la vera ripresa socio-economica del nostro Paese.
 
NAVIS 5, la copertinaGLI AUTORI
Alessandro Asta è funzionario archeologo della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto, si occupa delle attività istituzionali di tutela in aree umide e sommerse. Giovanni Caniato, archivista di Stato, è esperto di storia ed etnologia della laguna veneta, dei bacini idrografici veneti, delle arti e corporazioni, dell'edilizia, dell'ornato e della cantieristica navale di area veneta. Davide Gnola, Direttore del Museo della Marineria di Cesenatico e vicepresidente dell’Association of Mediterranean Maritime Museums (AMMM), è impegnato sul versante della valorizzazione delle barche tradizionali e della cultura del mare. Stefano Medas, archeologo subacqueo e navale, presidente dell’ISTIAEN, già docente a contratto di Storia della navigazione antica presso l’Università di Bologna, Facoltà di Conservazione dei BBCC, Ravenna.
 
LA SCHEDA TECNICA
NAVIS 5 – Archeologia, Storia, Etnologia Navale. Atti del II Convegno Nazionale (Cesenatico, Museo della Marineria, 13-14 aprile 2012)
A cura di Alessandro Asta, Giovanni Caniato, Davide Gnola, Stefano Medas
Libreriauniversitaria.it edizioni – Padova – settembre 2014
Pagine 417
Prezzo 20,90 Euro
 
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