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Cronaca di ‘Lerici legge il mare’, rassegna di letteratura e cultura marinaresca dedicata interamente alla scoperta delle opere legate al mare e alle tradizioni navali, giunta nel 2014 alla sua sesta edizione. Una tre giorni realizzata in collaborazione con il colosso dell’editoria Mursia, dove adulti e bambini possono conoscere direttamente gli autori dei libri, compiere uscite in barca, assistere a dimostrazioni e sognare di percorrere rotte lontane. Il tema di quest’anno era dedicato agli esploratori del mare. Tra le presentazioni anche il libro di Cino Ricci, il progetto Pigafetta dei Velisti per Caso e le Isole Lontane di Lisca Bianca II.
 
Di Silvia Scarpellini – Ottobre 2014
Fotografie di Silvia Scarpellini

 

La Biblioteca del Mare Mursia Foto Scarpellini (1)LERICI E MURSIA, LA CULTURA NEL GOLFO
Lerici, borgo marinaro affacciato sul Golfo dei Poeti, è una cittadina di marinai, nocchieri, nostromi, ammiragli, anche storicamente noti e comunque gente che ha fatto del mare la propria ragione di vita. Su questo palcoscenico di straordinario fascino, che si affaccia sul golfo della Spezia, dal 19 al 21 settembre 2014 si è svolta la manifestazione “Lerici legge il mare”, giunta con successo alla sua sesta edizione.
Questo imperdibile evento legato alla cultura del mare nasce dall’idea genuina di avvicinare e far conoscere il mare a tutti. Il nostro Paese possiede il più elevato numero di chilometri di coste rispetto a tutti i paesi europei (ben 8.000!), eppure per molti, anche tra coloro che abitano sul mare, è in parte sconosciuto e poco rispettato. Gli autori di questo evento sono un eccellente team di persone che operano sul territorio: Bernardo Ratti (l’ideatore, presidente società marittima di mutuo soccorso), Olga Tartarini (assessore alla cultura del comune di Lerici), Giovanni Agnellini (presidente Stl, società sviluppo Lerici). Per realizzarlo si sono avvalsi della collaborazione dell’editore Ugo Mursia, vera eminenza dei libri sul mare, che spaziano dai manuali tecnici alla saggistica e ai romanzi. La manifestazione è stata orchestrata dalla responsabile comunicazione Mursia, persona di straordinaria ricchezza culturale che oltre a coordinare l’intero staff (il personale della libreria, gli operatori delle minicrociere, lo staff conferenze) ha accolto le personalità che si sono avvicendate all’interno del fitto programma, presentandole in occasione delle varie conferenze e riuscendo a mantenere sempre alta l’attenzione del pubblico.
 
Le favole lette a bordo del Quinto Remo Foto Scarpellini (2)I LETTORI ACCANTO AGLI AUTORI
Definirla una rassegna di letteratura e cultura marinaresca è assolutamente riduttivo, perché quando si giunge nel quartier generale dell’evento, in Piazza Garibaldi, la piazza principale di Lerici, si viene trascinati nelle spire degli eventi che si susseguono senza sosta nel corso dei tre giorni. A fare da corona all’enorme stand di Mursia, attiguo alla struttura per le conferenze, non potevano mancare gli stand della Marina Militare, della Guardia Costiera e ovviamente della borgata, con la sua barca del Palio del Golfo, vincitrice di alcune edizioni. Lo spirito che ha animato questa manifestazione, fin dalla sua prima edizione, è quello di tramettere attraverso la cultura del mare nuovi stili di vita, sostenibili, responsabili e solidali. Dalla cultura del mare possono arrivare risposte alla crisi, non solo economica, ma anche di valori. Questo evento è stato pensato per saziare di mare persone di tutte le età, ma la carta vincente che eleva questa manifestazione è stata la presenza degli autori delle novità letterarie, introdotti da ospiti di eccellenza nella struttura per conferenze attrezzata di proiettore per filmati e slides e soprattutto la possibilità di poter godere della compagnia degli autori stessi in modo molto informale e diretto.
 
La goletta Oloferne Foto Scarpellini (1)IL TEMA 2014: GLI ESPLORATORI DEL MARE
Per consentire queste amichevoli chiacchierate sui libri presentati, l’organizzazione ha messo a disposizione alcune imbarcazioni a vela, tra cui la goletta Oloferne, ammiraglia dell’Associazione ‘La Nave di Carta’, con le quali gli ospiti potevano effettuare delle minicrociere, seduti sul ponte a dialogare come vecchi amici con i singoli scrittori. Una bella esperienza, amalgamata con la bellezza del paesaggio di questa meravigliosa costa frastagliata e piena di lussureggianti calette. L’edizione 2014 di ‘Legge legge il Mare’ ha avuto per titolo “Gli esploratori del mare”, intendendo con questo dare risalto all’esplorazione sviscerabile attraverso svariati temi, non soltanto quello semanticamente più scontato dei navigatori che partono per mete sconosciute e scrivono un diario di bordo, ma anche esploratori di anime, attraverso le poesie e ancora, esploratori di spedizioniscientifiche o che comunque pongono all’attenzione mondiale moniti di allarme sui tipi di inquinamento che il mare, ormai saturo dell’umano sconsiderato utilizzo, ci sta restituendo.
 
Patrizio Roversi dei Velisti Per Caso Foto Scarpellini
 
IL LIBRO DI CINO RICCI E IL PROGETTO PIGAFETTA DI PATRIZIO ROVERSI
Grandi della nautica sono i personaggi che abbiamo visto nella sala convegni e ai quali abbiamo potuto fare domande, persone che abbiamo visto camminare nei carugi del borgo o prendere un aperitivo al bar.
Come non menzionare l’intervista telefonica fatta a Cino Ricci che ha fatto grande l’Italia nel mondo con Azzurra, un personaggio che abbiamo udito nelle cronache delle regate di Coppa America. Una persona fuori dagli schemi tradizionali, ironico, franco e genuino. Il suo ultimo libro, “Il marinaio che odiava i velisti”, è una biografia che si vende da sola, che racconta una parte della storia della vela italiana, senza veli e senza misteri, costellata da personaggi noti, famosi ma anche sconosciuti, che si sono intrecciati nella vita di Cino Ricci. “Lerici legge il mare” non è stata solo il palcoscenico di saggisti, storici, scrittori, giornalisti d’inchiesta, ma anche l’approdo per esploratori come Patrizio Roversi di “Velisti per caso”, che ha tenuto incollati alle poltroncine una gran numero di spettatori. Con la sua verve ironica ha descritto il Progetto Pigafetta 500, un giro intorno al mondo suddiviso in tappe alle quali può iscriversi e partecipare chiunque (Pigafetta fu l’osservatore nella spedizione di Magellano e nel 2019 ricorrerà il 500esimo dalla prima circumnavigazione del globo da lui effettuata). Tutte le informazioni sul sito http://www.velistipercaso.it/pigafetta-500/il-progetto-pigafetta
 
Le favole lette a bordo del Quinto Remo Foto Scarpellini (1)IL QUINTO REMO, LE FIABE E L’ARTE MARINARESCA
In banchina anche il gettonatissimo Quinto Remo (caracca in stile piratesco), giunto dall’altra parte del golfo e ormeggiato in banchina di fronte alla piazza. Ormai un’istituzione, è stato destinato ad attività per i più piccoli ed ha inaugurato l’inizio dei giochi con i classici colpi di cannone a salve, fumogeni e razzi. Con la collaborazione della maestra Valentina a bordo sono state raccontate fiabe ai bambini dai 3 ai 7 anni, poi illustrate dagli stessi bambini. Tra queste dobbiamo menzionarne una, ambientata nel golfo e che fu scritta nel 1993 dai bambini di una scuola limitrofa. La storia vinse nel 1995 il primo premio al Lingotto di Torino. Prendendo spunto dal reale episodio di una balena che in quegli anni era spiaggiata, proprio sul litorale lericino, è nata dalla fervida mente dei bambini una moderna storia di fantasia a sfondo ecologico.
Ai più grandicelli sono stati offerti sia spazi ludici come le cacce al tesoro o pillole di conoscenza di arte marinaresca supportate da comandanti, nostromi e nocchieri. I ragazzi hanno imparato a fare nodi marinari, hanno acquisito i primi rudimenti di orientamento e una piccola parte della terminologia nautica: imparare giocando è il miglior modo attraverso il quale i bambini possano diventare, un giorno, gente di mare (ma non solo) più cosciente e responsabile.
 
Le unita cinofile per il recupero in mare Foto ScarpelliniIL VIAGGIO DI ‘MEDITERRANEA’ E LE UNITÀ CINOFILE
Interessante l’intervento della giornalista Francesca Piro, membro della spedizione di Mediterranea, che per cinque anni navigherà nel Mare Nostrum per tracciare nuove rotte culturali all’insegna del co-sailing definibile anche come nuovo stile di vita. Navigherà lungo tutto il Mediterraneo, Il Mar Nero e il Mar Rosso settentrionale per realizzare i suoi obiettivi nautici, culturali e scientifici. Per maggiori informazioni si può consultare il sito: http://crowdfunding.starteed.com/projects/1412/mediterranea-una-spedizione-nautica-scientifica-culturale . Per quanto riguarda un tema di attualità che ci coinvolge profondamente, il presidente della Marittima lericina Bernardo Ratti ha consegnato il Premio Solidarietà in mare alla moglie di Natale De Grazia, l’ufficiale della Capitaneria di Porto avvelenato in circostanze ancora da chiarire mentre indagava sulle navi dei veleni.
Una delle attività che si sono svolte in mare durante la manifestazione, che ha catturato l’attenzione di tutti, è stata una dimostrazione a cura del 118 che con l’ausilio delle unità cinofile e il moderno gommone a chiglia rigida e prua basculante hanno mostrato il recupero in mare di un infortunato, con spinalizzazione in acqua. Gli infortunati, rappresentati in questa occasione da giovanissimi ed esperti velisti di Optimist hanno scuffiato finendo in acqua non lontani dalla banchina, con gli scafi capovolti. Uno dei velisti fingeva gravi traumi e l’intervento degli operatori in acqua giunti a bordo del gommone superattrezzato del 118, a sirene spiegate e lampeggianti blu in funzione, ha consentito il recupero dell’infortunato da spinalizzare mentre le unità cinofile con i loro istruttori conducevano a terra i restanti “attori”.
 
L'intervista a Mario Dentone Foto Scarpellini (1)I LIBRI: LE IMPIOMBATURE, BARBERIS E DENTONE
Impossibile partecipare all’evento senza acquistare un libro nella fornitissima libreria Mursia. Difficile la scelta tra le svariate proposte sulla marineria classica e tradizionale. Dopo aver scambiato due parole con Alfredo Mosso, l’autore del libro sulle impiombature presentato in questa edizione, abbiamo curiosato tra le pagine del suo bel volume. A bordo non può mancare questa “bibbia”: “poca cima poco marinaio” recita un vecchio adagio. Un’arte che si è evoluta partendo dalle epoche delle cime di fibre naturali come canapa, ancora oggi impiegata a bordo di molte imbarcazioni d’epoca fino alle moderne cime high-tech attualmente impiegate.
Non poteva mancare il libro Cantieri Barberis di Giancarlo Barberis, che dall’alto delle sue competenze sulla cantieristica ha descritto una visione personale in un momento difficile per la nautica come è quello che stiamo vivendo. Barberis rappresenta una realtà spezzina di eccellenza e la sua esperienza che egli stesso descrive nel volume, parte dagli esordi dei suoi cantieri ovvero dalla presentazione dello Sciacchetrà fino all’esperienza in Coppa America.
Grande successo ha riscosso Il signore delle burrasche, l’ultimo romanzo di Mario Dentone che con il suo mitico personaggio Geppin di Moneglia, comandante ligure magistralmente illustrato dallo scrittore (terza avventura di questo personaggio). L’intervista all’autore, con presentazione del nuovo romanzo al pubblico, è stata magistralmente condotta dall’avvocato Davide Santini, Segretario Generale della Port Autority di La Spezia, uno degli sponsor della manifestazione, il quale ha saputo trasmettere le emozioni e gli stati d’animo dei personaggi del libro, descrivendone quelle caratteristiche liguri in cui lui stesso, da Lericino, un pochino si raffigurava.
 
Le condizioni di Lisca Bianca II nel 2013 (2)LE ISOLE LONTANE: LA RINASCITA DI LISCA BIANCA II
Altra proposta editoriale da segnalare è il volume Le isole lontane: siamo rimasti stregati dalla storia che ruota attorno a questa imbarcazione di 36 piedi, un diario di bordo scritto da una coppia di palermitani, Licia e Sergio Albeggiani, durante questo viaggio straordinario di 30.000 miglia, durato tre anni. Siamo nel 1984, a bordo del loro Carol Ketch Lisca Bianca II, quando Licia e Sergio Albeggiani salpano da Porticello in provincia di Palermo per fare rotta nei mari più belli del mondo, lasciandosi alle spalle la terraferma con la sua normalità. Se ancora non siete convinti che vi interessi l’argomento ritenendolo “il solito diario di bordo”, provate a leggere l’ultima pagina del racconto (cosa che non si fa mai!), scoprirete una storia incredibile. La morte improvvisa di Sergio, all’inizio del loro secondo giro del mondo, interrompe l’epopea di questa imbarcazione in legno che non solcherà più mari lontani e sarà alata a terra in attesa di un lungo e completo restauro. Ma una barca in legno fuori dal mare ed esposta all’acqua dolce delle piogge, subisce un inesorabile processo di deterioramento. Come ultimo atto d’amore, gli eredi di questa coppia hanno ceduto l’imbarcazione ad una associazione costituita con lo scopo di coniugare lavori socialmente utili con l’insegnamento di un mestiere, il tutto rivolto ai ragazzi ospiti di una comunità terapeutica e ad utenti segnalati dai servizi socio-educativi del territorio. I lavori stanno avanzando egregiamente, assistiti dallo yacht-designer Francesco Belvisi con il supporto tecnico di maestri d’ascia che seguono il lavoro in cantiere affiancati da Elio Lo Cascio, sociologo e mediatore penale. Ma non finirà qui la storia di questa imbarcazione, perché il progetto Lisca Bianca II andrà oltre il laboratorio di restauro e una volta terminati i lavori l’imbarcazione sarà varata e usata per scopi didattici dagli ospiti delle comunità di recupero. Le memorie di Sergio e Licia potranno continuare a vivere e a far sognare proprio anche chi di sogni non ne ha più.

 

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