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Ritratto di Carlo Falcone, il console italiano dell’isola caraibica di Antigua, intervistato da Barche d’Epoca e Classiche in occasione dell’Antigua Classic Yacht Regatta. Falcone, abile imprenditore di stesso, è anche armatore di Mariella, uno splendido Fife di 24 metri del 1938, con il quale ha più volte attraversato l’Atlantico.

Di Paolo Maccione – Luglio 2012

Fotografie di Paolo Maccione
Carlo Falcone all'Antigua Marina Yacht ClubCHI E’ CARLO FALCONE?
Livornese, classe 1954, armatore di Mariella, uno splendido 24 metri in legno del 1938, navigatore oceanico, ex velaio, imprenditore del settore nautico e immobiliare, padre di quattro figli, ma soprattutto console italiano di Antigua, l’isola caraibica ben nota al gossip internazionale per ospitare le ville di Silvio Berlusconi. Questo il ritratto ‘in stile SMS’ del toscano Carlo Falcone. Lo abbiamo incontrato proprio ad Antigua, in occasione della venticinquesima edizione della Classic Yacht Regatta, per farci raccontare la sua storia di appassionato armatore e di connazionale che ha fatto fortuna oltreoceano.
 
DA VELAIO A VELISTA
La formazione nautica di Carlo Falcone inizia dopo le scuole superiori, quando impara il mestiere di velaio presso la veleria Orizon, nello Stato americano del Connecticut. Rientrato in patria fonda una propria veleria, che gestisce per cinque anni. Per un certo periodo lavora anche al Marina di Porto Cervo, in Sardegna. L’attività lo appassiona al punto da fargli sognare di possedere un Marina tutto suo. Ma sa bene che in Italia è quasi impossibile realizzare questo progetto. Nel frattempo il desiderio di vivere sul mare ha il sopravvento e Falcone decide di abbandonare la città per andare a vivere ai Tropici.
 
AI CARAIBI SU ‘CACCIA ALLA VOLPE’
Nel 1984, a bordo del suo Caccia alla Volpe, una barca a vela di 13,50 metri progettata dal romano Andrea Vallicelli, costruita in compensato marino dal cantiere Bani di Porto Santo Stefano, partecipa alla traversata atlantica Transat des Alizee, dal Marocco a Guadalupa. A bordo c’è anche il figlio piccolo Shannon, oggi 31enne, diventato velista di fama sia in Coppa America che nel giro del mondo a vela. Caccia alla Volpe si classifica al quinto posto in tempo reale e per un po’ diventa la casa galleggiante della famiglia.
 
Mariella ad Antigua nel 2012LO SBARCO AD ANTIGUA
Dopo avere girovagato per i Caraibi, Falcone arriva ad Antigua. Qui rimane affascinato dalla bellezza e storicità del luogo. L'isola fu colonizzata dagli inglesi nel 1632 e rimase una colonia fino alla dichiarazione di indipendenza nel 1981. Si unì con le vicine isole di Barbuda e Redonda e insieme formarono lo stato di Antigua e Barbuda. Fu l’Ammiraglio Nelson a rendere famosa quest’isola, a quel tempo caposaldo navale della marina britannica nelle Indie occidentali. All’epoca non c’è quasi nulla. English Harbour è già un polo nautico attivo, non così per Falmouth Harbour, dove Falcone intende stabilirsi per avviare una ditta di importazione di prodotti dall’Italia. L’attività decolla, tanto da garantirgli una buona solidità economica. 
 
IL SALVATAGGIO DELLO YACHT CLUB DI ANTIGUA
Nel frattempo Falcone entra a fare parte dello Yacht Club di Antigua, che nell’agosto del 1986 indice una riunione straordinaria dei soci per decidere come pagare i debiti accumulati. In occasione di questo ‘extraordinary meeting’ il Commodoro annuncia la chiusura del sodalizio causa impossibilità di affrontare le spese del club. “Any suggestion?”, chiede (qualche suggerimento?). Falcone si alza, prende la parola e propone la realizzazione di un bel ‘dock’, un molo presso il quale richiamare le barche all’ormeggio. I soldi non ci sono e lui stesso si offre di sostenere la spesa. Gli viene chiesto di mettere la sua proposta per iscritto. Il meeting viene rimandato di un mese e Falcone stila un accordo. Nell’articolo 5 specifica che lui realizzerà i pontili, verserà una royalty allo Yacht Club, ma senza interferenze da parte del Club. Il Marina nasce, si sviluppa e Falcone ne mantiene la proprietà.
 
Mariella in regata ad Antigua nel 2012 (1)LE RAGAZZE SCOMPARSE
1990. Falcone subisce ad Antigua il furto dei passaporti di famiglia. La competenza territoriale per questi eventi è dell’ambasciatore italiano di Santo Domingo, tale Venturella, al quale Falcone si rivolge. Tra i due nasce un buon rapporto, fatto anche di scambi di informazioni sulle reciproche isole (all’epoca ci si scriveva via Telex). Caso vuole che, nello stesso anno, due ragazze scappate dall’Italia vengano segnalate proprio ad Antigua. Il Ministero degli Esteri chiede a Venturella di avviare un’indagine. L’ambasciatore contatta Falcone, che si attiva all’istante. Le ragazze, poi ritrovate, vengono accompagnate alla stazione di Polizia, ma nella stessa cella viene rinchiusa anche la compagna di Falcone, anch’essa scambiata per ‘fuggitiva’. A poco valgono le rimostranze dell’italiano, la polizia è perentoria come l’ordine che gli danno: ‘sit and wait’ (sedete e aspettate). La vicenda si ingarbuglia e proprio Venturella chiede a Falcone di adoperarsi per venirne a capo. Lo fa talmente bene che alla fine gli offre di presiedere un ufficio consolare sull’isola di Antigua.
 
LA CARICA DI CONSOLE E LE ATTIVITA’ IMPRENDITORIALI
Il 29 ottobre 1990 Carlo Falcone viene nominato vice console onorario in Saint John’s (la capitale di Antigua), con circoscrizione territoriale le isole di Antigua e Barbuda. Scopo è quello di creare una sede diplomatica, anche in virtù di futuri sviluppi turistici che quei luoghi cominciavano ad avere. Presso l’Antigua Marina Yacht Club viene allestito il vice-consolato d’Italia, con tanto di ‘patente’ rilasciata per conto dello Stato Italiano dall’ambasciatore Roberto Rosellini. Con il passare degli anni Falcone allarga il Marina e apre il ristorante sul porto. Nel 2007, di fronte agli imbarcaderi, costruisce lo Yacht Club Marina Resort, dotato di 50 stanze, e un altro resort esclusivo, con porticciolo privato, presso un’altra località dell’isola. Oggi il console vive nella sua casa antiguana con vista sulla baia di Falmouth. Spesso accompagna il figlio più piccolo Rocco alle regate di Optimist e quando può torna in Italia a Livorno o nella casa di Saturnia.
 
Mariella in regata ad Antigua nel 2012 (3)MARIELLA’, STAR GALLEGGIANTE PER IL FILM ‘NAUTA’
Mariella è una imbarcazione in legno lunga 24 metri, costruita nel 1938 presso lo storico cantiere scozzese William Fife & Son su progetto di Alfred Mylne. Negli anni ottanta questo yawl bermudiano ha compiuto un giro del mondo, con sosta in Nuova Zelanda per effettuare alcuni lavori. Dal 1992 appartiene a Carlo Falcone, che la impiega per navigazioni ai Caraibi e che spesso attraversa l’Atlantico per tornare in Europa. Nel 2010 Mariella è stata ingaggiata a Gaeta per girare il film ‘Nauta’ del regista napoletano Guido Pappadà. Tra gli attori Luca Ward, la voce doppiata di ‘Il Gladiatore’, e la ex Iena Elena Di Cioccio. Lo stesso Falcone, che sta curando la distribuzione internazionale, ha vissuto l’esperienza di girare un lungometraggio. Per preparare questo due alberi per le riprese è stato smontato parte del mobilio di bordo e l’aspetto esterno è stato reso appositamente invecchiato.
 
L’EPOCA RECENTE
Nel 2012 Mariella, con a bordo il grande skipper di Coppa America Dennis Conner, si è aggiudicata la vittoria di categoria in occasione della venticinquesima edizione dell’Antigua Classic Yacht Regatta, il più importante evento annuale dei Caraibi riservato alle vele d’epoca e classiche, anche manifestazione inaugurale del Panerai Classic Yachts Challenge. Un altro traguardo per Carlo Falcone.
Da diplomato all’Istituto Nautico … a diplomatico. Ne ha fatta di strada quel giovane che sognava di possedere un Marina tutto suo e che oggi può godersi una solida posizione in un angolo di vecchia Inghilterra trapiantato nei Tropici.
 
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