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Dopo essere rimasto stregato dalla vela a trent’anni, in poco tempo il fiorentino Francesco Barthel è diventato un punto di riferimento per tutti gli appassionati di marineria. La sua passione è sfociata nella nascita della sezione Yachting dell’azienda di famiglia. 

 
di Paolo Maccione - Aprile 2011
Fotografie di Paolo Maccione

 

Francesco Barthel a Le Grazie nel 2010VELISTA A TRENT’ANNI
Velista, dinghista, organizzatore di eventi, appassionato di marineria storica, (ex) presidente delle Vele Storiche Viareggio, fondatore del premio Mopi e della Divisione Yachting della Riccardo Barthel, l’azienda di famiglia specializzata in arredamento d’interni. Tutto questo è Francesco Barthel, fiorentino classe 1972, maestro d’arte impiegato dall’età di 22 anni presso la società del padre Riccardo, fondata da quest’ultimo nel 1976. A 30 anni, tra i regali di nozze, spunta una crociera a bordo di Mait, un 19 metri del 1957, ed esplode in lui la passione per la vela

ARMATORE DI MOPI
Nel 2003 Francesco Barthel acquista Mopi, un 10 metri del 1953 (www.symopi.com), e lo sottopone a restauro presso il cantiere Del Carlo di Viareggio. L’imbarcazione, realizzata a Olgiate Olona in provincia di Varese da Pietro Tarabocchia su progetto di Dante Ceschina, ècostruita in legname di quercia, douglas, mogano e rovere. Il refitting, seguito dal consulente per i restauri di barche d’epoca Enrico ‘Chicco’ Zaccagni, si conclude il 14 maggio del 2005, momento in cui lo sloop torna in mare dopo una spettacolare festa presso il cantiere Del Carlo.

In quell’anno Mopi si aggiudica il premio Oscar della Vela in occasione del Trofeo Accademia Navale di Livorno. Da quel momento in poi comincia a partecipare ai principali raduni di vele d’epoca, da Porto S. Stefano a Napoli, da Gaeta a Le Grazie e Viareggio.

PRESIDENTE DELLE VELE STORICHE VIAREGGIO
Sempre nel 2005 Francesco Barthel è tra i fondatori delle Vele Storiche Viareggio, associazione nella quale ricopre la carica di primo presidente. Ad ottobre, presso la città toscana, organizzano il loro primo raduno, destinato a diventare negli anni successivi uno degli eventi annuali più importanti e frequentati dagli armatori di scafi a vela d’epoca e classici.

NASCE LA DIVISIONE YACHTING DELLA ‘RICCARDO BARTHEL’
Nel 2003 Francesco Barthel fonda la Divisione Yachting dell’azienda di famiglia e dal quel momento comincia ad attrezzare imbarcazioni blasonate come il maestoso 46 metri Lulworth del 1920, la goletta Deva di 47 metri del 1930, di proprietà della famiglia Della Valle, e ancora La Spina del 1929,Patience del 1931, Kipawa del 1937, Hook, Iduna, Wayfarer, Meltemi, Ilda e Italia. Che si tratti di restaurare una targa o lucidare l’attrezzatura di bordo, Francesco si fa conoscere nell’ambiente della marineria, dove viene apprezzato per il carattere affabile e la disponibilità. Eppoi, è uno che sorride sempre … il che non guasta mai. 

Premio Mopi 2010IL PREMIO MOPI
Il Premio Mopi nasce nel 2006. Ispirandosi a quanto fatto per la propria barca, Barthel istituisce un riconoscimento destinato all’armatore di uno scafo d’epoca che abbia fornito la più completa documentazione descrittiva sulla storia della propria barca. Vincitore della prima edizione è Melisande di Edoardo Szego, cutter bermudiano lungo 10 metri progettato da Alfred Westmacott, costruito nel 1928 sull’Isola di Wight. Alla cerimonia, svoltasi il 6 maggio 2006 a Le Grazie, nel golfo della Spezia, partecipano oltre 200 tra appassionati e operatori della nautica d’antan. Il vincitore si aggiudica un acquerello della propria imbarcazione realizzato dalla pittrice Emanuela Tenti. L’edizione del 2007 viene vinta da Ganbare di Stefano e Raffaella Francalanci, sloop del 1973 disegnato da Doug Peterson, progettista dei classe Coppa America. La terza edizione se la aggiudica Moya di Gaetano Terrin, cutter aurico inglese del 1910 progettato da William Crossfield e varato dal cantiere William Crossfield & Sons di Arnside. In giuria, come sempre, il giornalista spezzino Corrado Ricci e il comandante Flavio Serafini, storico di mare e direttore del Museo Navale del Ponente Ligure. 

L'atelier Barthel a Forte dei Marmi (5)DALLE GALLOCCE ALLE APPLIQUE
Gallocce, candelieri, pulsanti dei winch, applique, tappezzerie in pelle, divani capitonnè, tende, plafoniere, oblò, funghi di coperta, luci di lettura, lumi da quadro, serrature, maniglie in argento massiccio, cerniere, rubinetteria, chiusure di sicurezza e portachiavi. Sono solo alcuni degli accessori e oggettistica di bordo realizzati dalla Divisione Yachting della Riccardo Barthel. Gli artigiani dell’azienda lavorano l’ottone, il bronzo e il bronzo all’alluminio. Gli oggetti vengono torniti, smerigliati, assemblati, pulimentati (inizio del processo di lucidatura), nichelati, cromati o dorati attraverso trattamenti galvanici o argentatura. I lavabi in porcellana nascono da stampi in gesso, mentre per i paralumi si realizzano prima i telai in ferro, poi si cuce a mano il tessuto.  

BARTHEL AL SEATEC DI MARINA DI CARRARA
Ogni anno a febbraio la Divisione Yachting della Riccardo Barthel partecipa al Seatec di Marina di Carrara, la Rassegna Internazionale di Tecnologie, Subfornitura e Design per Imbarcazioni. In questa occasione Francesco Barthel e Maddalena Arzilli, Responsabile Nautica della Riccardo Barthel & C., accolgono in un vero e proprio salotto centinaia di visitatori, affascinati dalla perizia dell’allestimento e dalla bellezza dei prodotti in esposizione. Numerosi gli amici che periodicamente fanno visita allo stand: il Capitano di Vascello Davide Volpe, Presidente del TAN, Paolo Giorgetti della Classic Yachts Management, l’architetto Stefano Faggioni, Guido Del Carlo, titolare dell’omonimo Cantiere, Ugo Vanelo, amministratore delegato dei Cantieri Valdettaro, Libero Zucchelli, Responsabile Studio Progettazione Vismara, Paris Mazzanti, Direttore Generale Seatec CarraraFiere, Mirko Musumeci, Project Manager Seatec. 

LA SPONSORIZZAZIONE DEL CIRCUITO DINGHY 12’
Dal 2009 Francesco Barthel arreda l’area Hospitality del Circuito Nazionale Dinghy Classico e realizza tutti i premi del circuito, le caviglie dorate, argentate, in bronzo, in ottone, in legno, alle quali si aggiunge la bellissima lanterna in ottone assegnata al campione assoluto. In occasione dei raduni di barche d’epoca, come già successo a Napoli nel 2009 a bordo del 24 metri Patience del 1931, vengono organizzati i cosiddetti Open Boat, serate di presentazione delle lavorazioni artigianali realizzate dall’azienda fiorentina. Gli armatori possono così toccare con mano gli elementi decorativi, gli accessori e i manufatti in vetro e porcellana prodotti da Francesco Barthel.

VISITA IL SITO
www.riccardobarthel.it

 

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