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Il ketch White Dolphin, costruito dal cantiere genovese Beltrami nel 1967, ha impiegato poco più di 20 giorni per coprire le 3100 di Oceano Atlantico che separano Cascais, in Portogallo, dall’isola caraibica di Barbados. Si è così aggiudicato la seconda edizione della Transat Classique, l’unica regata atlantica riservata alle barche a vela d’epoca e classiche. Questo evento quadriennale era sponsorizzato da Officine Panerai, il marchio di alta orologeria che dal 2005 sostiene anche il circuito Panerai Classic Yachts Challenge. Tra le barche partecipanti The Blue Peter e Croix des Gardes.

Di Paolo Maccione – Gennaio 2013
Fotografie Officine Panerai e Comet Organisation
La partenza della Panerai Transat Classique 2012 (16)12 BARCHE ALLA PANERAI TRANSAT CLASSIQUE
Il 2 dicembre 2012 una flotta composta da 12 barche a vela d’epoca e classiche è partita per l’ultima tappa della Panerai Transat Classique 2012, l’unica regata transatlantica riservata alle barche a vela classiche. Le barche partecipanti, partite da Cascais, in Portogallo, dopo 3100 miglia di navigazione hanno raggiunto l’isola di Barbados. L’impresa attraverso l’Oceano Atlantico ha celebrato l’alleanza di assoluta eccellenza tra Officine Panerai, il marchio italiano di alta orologeria sportiva impegnato da anni nella promozione della vela classica tramite il Panerai Classic Yachts Challenge, e l’Atlantic Yacht Club, che ha ideato la prestigiosa competizione quadriennale, giunta quest’anno alla sua seconda edizione dopo quella che nel 2008 ha visto lo Yawl Stiren trionfare su tutti gli avversari nella rotta tra Agadir, in Marocco, e Saint Barth. A bordo di ogni imbarcazione era stato montato un dispositivo di rilevamento satellitare (tracker) che permetteva di conoscere in ogni momento, attraverso il sito www.transatclassique.com, la posizione in mezzo all’Atlantico, la velocità, la rotta mantenuta e la distanza dall’arrivo. Undici delle 12 imbarcazioni partecipanti correvano nella Classe A, mentre una (Red Hackle) correva nella Classe R.
 
WHITE DOLPHIN NELL’ALBO D’ORO
Venti giorni, 7 ore, 49 minuti e 28 secondi. Questo il tempo impiegato dal ketch di 20 metri White Dolphin del francese Pascal Stefani, costruito in legno dal cantiere genovese Beltrami nel 1967, per percorrere le 3100 miglia di oceano Atlantico che separavano Cascais dall’isola caraibica di Barbados. Una media di percorrenza di 6,3 nodi che gli ha permesso di aggiudicarsi la vittoria alla seconda edizione della Panerai Transat Classique, proprio in occasione del 45esimo anno dal varo. White DolphinWhite Dolphin, che scrive così il proprio nome nell’albo d’oro della Transat Classique, ha tagliato la linea del traguardo per prima in tempo reale ed è risultata vincitrice anche in tempo compensato. L’imbarcazione aveva anche vinto la tappa di avvicinamento della Transat Classique, partita lo scorso 25 ottobre da St. Tropez con destinazione Cascais. Circa 5 ore dopo l’arrivo di White Dolphin, a Barbados è arrivato lo ‘Spirit of Tradition’ Red Hackle, un 18 metri costruito in vetroresina nel 1989, unico iscritto in Classe R. A seguire, in poco più di 21 giorni, è arrivato The Blue Peter del 1930, classificatosi al terzo posto in tempo compensato dietro lo sloop Corto del 1970, che ha impiegato 22 giorni e 18 ore per raggiungere Barbados.
 
AL VINCITORE UN PANERAI LUMINOR
L’armatore della barca vincitrice si è aggiudicato in premio anche l’orologio che Officine Panerai, sponsor della traversata, ha creato in onore dell’evento, il Luminor 1950 Rattrapante 8 Days
Titanio – 47mm: un’esclusiva Special Edition realizzata in tiratura limitata e contraddistinta dall’incisione del logo Panerai Transat Classique 2012 sul fondello.
 
LA CLASSIFICA DELLA PANERAI TRANSAT CLASSIQUE 2012
(TEMPO COMPENSATO)
 
L'equipaggio di White Dolphin1° Classificato (Classe A)
WHITE DOLPHIN (1967)
Ha coperto le 3100 miglia tra Cascais (Portogallo) e Barbados in 20g 7h 49min 28s
Vittorio Beltrami, il progettista di questo ketch lungo 20,20 metri, purtroppo non ha fatto in tempo a vedere White Dolphin in acqua. E’ scomparso prima del varo, ma la barca, ordinata all’epoca dall’armatore Sergio Rossi, è stata comunque completata dalle maestranze del suo cantiere di Vernazzola, in provincia di Genova. Nel 2001 è stata sottoposta a un restauro e l’anno successivo, con l’armatore Francis Mons, ha vinto il Prada Challenge for Classic Yachts. Nel 2009 si è aggiudicata il trofeo dell’Association Française des Yachts de Tradition (AFYT). Tra i raduni ai quali ha partecipato quelli di Antibes, Montecarlo e Cannes. White Dolphin è costruita in mogano, acacia e teak.
 
Corto2° Classificato (Classe A)
CORTO (1970)
Ha coperto le 3100 miglia tra Cascais (Portogallo) e Barbados in 22g 18h 43min 12s
Corto è uno sloop bermudiano lungo 13 metri, battente bandiera francese, costruito in vetroresina nel 1970 su progetto dell’americano Dick Carter, autore del progetto di Naïf, il 13 metri del 1973 vincitore nel 2012 del Panerai Classic Yachts Challenge nella categoria ‘Classici’.
 
The Blue Peter3° Classificato (Classe A)
THE BLUE PETER (1930)
Ha coperto le 3100 miglia tra Cascais (Portogallo) e Barbados in 21g 1h 29min 16s
Con questa partecipazione alla Transat Classique The Blue Peter dimostra un attaccamento senza pari alle regate per barche d’epoca sponsorizzate da Officine Panerai. La barca, lunga 20 metri e costruita in Scozia nel 1930 con una partita di fasciame di teak acquistata in Thailandia nel 1870, dal 1999 appartiene a Mathew Barker, che dal 2005 l’ha fatta partecipare a tutte le regate mediterranee del Panerai Classic Yachts Challenge. Tra le vittorie conseguite quella overall di Cannes nel 2005 e numerosi ottimi piazzamenti in occasione delle altre tappe italiane, francesi e spagnole.
 
Persephone4° Classificato (Classe A)
PERSEPHONE (1969)
Ha coperto le 3100 miglia tra Cascais (Portogallo) e Barbados in 23g 21h 46min 50s
Persephone, ex Zeehas, è uno sloop bermudiano costruito in Olanda nel 1969 su progetto di Dick Carter. Costruito in vetroresina è lungo 11,30 metri ed è la più piccola imbarcazione della flotta. Proprio a causa delle sue dimensioni, che non le permettono di sviluppare elevate velocità teoriche, potrà ben figurare alla Transat se sceglierà di perseguire una strategia legata alla ricerca dei tratti di oceano maggiormente ventosi.
 
Gweneven5° Classificato (Classe A)
GWENEVEN (1975)
Ha coperto le 3100 miglia tra Cascais (Portogallo) e Barbados in 24g 4h 27min 40s
Gweneven appartiene a quella categoria di imbarcazioni intramontabili, gli Swan realizzati in centinaia di esemplari dal cantiere finlandese Nautor. Lunga 11,60 metri è stata varata nel 1975 su piani dell’americano Olin Stephens, mito della progettazione navale mondiale scomparso all’età di 100 anni.
 
Valteam6° Classificato (Classe A)
VALTEAM (1965)
Ha coperto le 3100 miglia tra Cascais (Portogallo) e Barbados in 22g 19h 44min 48s
Uno yacht degli anni Sessanta ispirato alle linee degli anni Trenta, affascinante e al contempo potente in regata tanto da fargli conquistare il podio in occasione delle numerose regate alle quali ha preso parte, sia  in Mediterraneo che nel Mar dei Caraibi. Valteam è uno yawl bermudiano lungo 22 metri, costruito in legno ad Anzio nel 1965 su piani di Renato Levi e Illingworth & Primrose.
 
Croix des Gardes7° Classificato (Classe A)
CROIX DES GARDES (1947)
Ha coperto le 3100 miglia tra Cascais (Portogallo) e Barbados in 25g 11h 49min 23s
Croix des Gardes è un elegante cutter bermudiano lungo 15 metri, costruito dal cantiere francese Bonnin di Arcachon nel 1947. Il legname di questa imbarcazione, realizzata in tavole di teak da 40 millimetri di spessore, era stato nascosto ai tedeschi durante l’occupazione nazista. La barca, che proprio nel 2012 festeggia i 65 anni dal varo, è rinata negli anni Novanta, grazie ad un esteso restauro compiuto da maestranze italiane guidate dal progettista e costruttore navale imperiese Mario Quaranta. Durante gli anni Duemila Croix des Gardes ha fatto base a Palma di Maiorca ed è tornata a navigare nel nord della Francia e in Inghilterra.
 
Gimcrack8° Classificato (Classe A)
GIMCRACK (1961)
Ha coperto le 3100 miglia tra Cascais (Portogallo) e Barbados in 27g 10h 8min 55s
Gimcrack è un’imbarcazione di 13.5 metri destinata alla crociera oceanica fin dalla sua costruzione, avvenuta in Inghilterra nel 1961 presso il cantiere di Port Hamble. Il nome di questo yawl bermudiano, realizzato in pitch pine, mogano africano e olmo canadese, è quello di un famoso cavallo da corsa citato anche nell’enciclopedia ippica e definito “the sweetest little grey ever bred’’.
 
Cipango9° Classificato (Classe A)
CIPANGO (1966)
Ha coperto le 3100 miglia tra Cascais (Portogallo) e Barbados in 27g 4h 56min 53s
Dal 1966, anno di costruzione di questo sloop bermudiano in vetroresina lungo 11 metri, Cipango ha esplorato il Mediterraneo grazie ai sei proprietari che si sono succeduti fino al 1991. Nel 2003 l’imbarcazione si è trasferita in Bretagna, dove è stata sottoposta ad un importante refitting presso il Chantier de l’Esclain di Nantes. Nel 2011 ha partecipato all’Atlantic Trophée.
 
Artaius10° Classificato (Classe A)
ARTAIUS (1999)
Ha coperto le 3100 miglia tra Cascais (Portogallo) e Barbados in 26g 16h 44min 07s
Uscire dal porto, mettersi ‘alla cappa’ e attendere l’arrivo dei bastimenti a vela per guidarli fino all’ormeggio. Oltre un secolo fa questo era il compito di imbarcazioni come Artaius, replica lunga 16 metri di un ‘cutter pilot’ realizzato in Canada nel 1999. Questo genere di imbarcazioni, robuste e armate con velatura aurica, svolgevano lo stesso servizio compiuto oggi dai cosiddetti piloti del porto, ai quali è demandata la responsabilità di raggiungere in mare aperto la grande nave da crociera o l’unità mercantile, salire a bordo e condurla in banchina. Se oggi l’operazione si conclude nel volgere di poche ore, un tempo il ‘cutter pilota’ poteva invece attendere l’arrivo del grande veliero anche per più giorni. Una volta avvistata l’unità in mare, il pilota esperto si trasferiva a bordo mentre un marinaio riportava a terra la piccola imbarcazione.    
 
Marie des Isles11° Classificato (Classe A)
MARIE DES ISLES (1973)
Ha coperto le 3100 miglia tra Cascais (Portogallo) e Barbados in 35g 13h 11min 30s
La goletta aurica Marie des Isles, lunga 20 metri, porta la firma inconfondibile del francese Daniel Z. Bombigher, vero innovatore nella progettazione di imbarcazioni dalle linee classiche, robuste e adatte a lunghe navigazioni d’altura. Basti pensare che nel mondo navigano oltre 200 scafi firmati da lui. La barca, un modello Gran Shpountz costruito in legno nel 1973, è caratterizzata da slanci importanti, poppa larga, prua a clipper con bompresso e armo velico frazionato per una maggiore manovrabilità. Dopo un restauro effettuato a Fort de France, in Martinica, ha ripreso a navigare soprattutto nel Mar dei Caraibi, dove ha anche partecipato all’Antigua Classic Yacht Regatta.
 
Red HackleClasse R – unico iscritto
RED HACKLE (1989)
Ha coperto le 3100 miglia tra Cascais (Portogallo) e Barbados in 20g 11h 34min 00s
Red Hackle è uno ‘Spirit of Tradition’ lungo 18,28 metri, costruito in vetroresina nel 1989 su progetto del famoso architetto argentino German Frers. E’ caratterizzato da un armo velico a ketch bermudiano, con pozzetto centrale. Proprio la doppia alberatura le ha permesso di esporre al vento una considerevole superficie velica, compresa un’eventuale ‘carbonera’, vela stesa tra l’albero di maestra e quello di mezzana impiegata nelle andature portanti. Nel 2011 Red Hackle ha partecipato all’Atlantic Trophée.
 
ATLANTIC YACHT CLUB
L’Atlantic Yacht Club, oggi presieduto dal francese Jean Jacques Ollu, nasce sulle solide basi di un mix unico di ingredienti vincenti: navigatori e skipper che hanno realizzato straordinarie imprese d’altura, appassionati che vogliono superare i tradizionali confini della vela classica, gentiluomini che intendono mantenere forte quello spirito e quel fair play che soli si addicono ad una grande tradizione marinara. A pochi anni dalla sua nascita, l’Atlantic Yacht Club ha riunito sotto il proprio guidone un’eccezionale comunità di navigatori che, insieme, hanno già accumulato centinaia di migliaia di regate intorno al mondo. L’Atlantic Yacht Club ha offerto tutto il proprio sostegno per rendere la Panerai Transat Classique 2012 un evento unico e memorabile per tutti i partecipanti e gli appassionati di vela classica.
 
Da sn, J.J. Ollu (AYC), A. Bonati (Officine Panerai), Loick Blanken (Comet Organisation)COMET ORGANISATION
Comet Organisation è un’agenzia di comunicazione specializzata nelle competizioni veliche. Negli ultimi anni ha ideato e organizzato la Transat Classique 2008, la Brest Classic Week 2010 e l’Atlantic Trophy 2011. Ha ricevuto l’incarico dell’organizzazione tecnica della Panerai Transat Classique 2012 e spesso lavora a stretto contatto con la Fédération Française de Voile e l’ISAF (International Sailing Federation) per tutte le regate d’altura internazionali.
 
IL CLUBE NAVAL DE CASCAIS
Il Clube Naval de Cascais (CNC) fu fondato nel 1983 e da allora persegue la promozione e lo sviluppo della vela in Portogallo, i tradizionali valori di sportività e la ricerca dell’eccellenza. Il CNC si affaccia sull’Oceano Atlantico nella baia di Cascais, dista cinque miglia nautiche dalla foce
del fiume Tago e 11 miglia da Lisbona, luogo di riferimento internazionale per le competizioni veliche. Il CNC si impegna per portare il meglio della vela internazionale a Cascais, ospitando numerosi eventi internazionali, come il RC44 e il MOD 70, culminati con quella che si presenta, senza dubbio, come la competizione più antica e prestigiosa nella storia della vela: la Coppa America. Tra le tante regate regionali, nazionali ed europee ospitate dal CNC, una delle più stimolanti è sicuramente Cascais Vela, giunta nel 2012 alla sua dodicesima edizione.

 

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